BELLINZONA – I vertici di BancaStato hanno presentato questa mattina a Bellinzona i risultati 2017, evidenziando ottimi risultati.
L’anno scorso l’istituto di credito cantonale ha nuovamente conseguito ottimi risultati, si legge infatti nella nota stampa.
“La crescita del risultato di esercizio (+4,4%) consente all’Istituto di rafforzare ulteriormente il livello dei fondi propri attribuendo 26,1 milioni di franchi a riserve per rischi bancari generali. L’utile d’esercizio segna un aumento del 2,1%. La distribuzione al Cantone oltrepassa i 36 milioni (+1,8%). I crediti ipotecari (+7,4%) e il totale degli impegni nei confronti della clientela (+6,0%) continuano a crescere. La cifra di bilancio evolve positivamente (+3,6%). L’afflusso di nuovi patrimoni della clientela è buono (+559 milioni). L’efficienza e la redditività sono positivi”.
Il 2017 è per BancaStato nuovamente un anno da record nonostante il difficile contesto di mercato, si legge nel commento sull’evoluzione delle principali
voci del conto economico.
Il risultato di esercizio aumenta del 4,4% a 72 milioni. Così come nel 2015 e nel 2016, la Banca ne approfitta per rafforzare il livello dei fondi propri con un’attribuzione alle riserve per rischi bancari generali di 26,1 milioni, 2,1 in più rispetto all’anno precedente.
Nonostante questa importante attribuzione l’utile netto cresce del 2,1%: da 47,2 a 48,1 milioni di franchi. Il versamento alla Proprietà passa da 35,4 a 36,1 milioni (+1,8%). Il risultato da operazioni su interessi – ovvero la principale voce dei ricavi di BancaStato – diminuisce di 3 milioni, attestandosi a 129,1 milioni (-2,3%) in ragione dell’accresciuto fabbisogno di accantonamenti riscontrato nel 2017 rispetto al 2016.
Il risultato da operazioni in commissione e da prestazioni aumenta di 2,6 milioni a 29,1 (+9,8%) in particolare grazie all’aumento dei patrimoni della clientela e al buon andamento dei mercati finanziari.
Il risultato da attività di negoziazione segna una progressione di 1,4 milioni, attestandosi a 14,7 (+10,7%).
Gli altri risultati ordinari progrediscono del 36,7%, passando da 6,3 milioni a 8,7 milioni. Complessivamente i ricavi netti aumentano di 3,3 milioni, raggiungendo i 181,5 (+1,9%).
I costi di esercizio crescono del 4,8%, passando da 97,3 a 101,9 milioni, principalmente a seguito di un aumento dei costi relativi alla gestione del sistema informatico e a elementi non ricorrenti connessi alla previdenza del personale.
Si riscontra un sensibile arretramento delle rettifiche su partecipazioni e ammortamenti (-33,5%) a 7,6 milioni.
Ne consegue un risultato d’esercizio per il 2017 in crescita del 4,4% a 72 milioni (69 milioni nel 2016). La voce ricavi straordinari si attesta a 2,5 milioni (+3,5%).
Evoluzione delle principali voci di bilancio
Nonostante il carattere universale dei servizi di BancaStato, l’attività principale dell’Istituto è la
concessione di crediti ipotecari. Tale voce di bilancio si attesta a fine 2017 a 8,8 miliardi, in crescita del 7,4% rispetto all’anno precedente (8,2 miliardi). I crediti nei confronti degli enti pubblici si mantengono sui livelli del 2016 a 675,4 milioni (+0,1%). I crediti a privati e aziende crescono di 10,1 milioni (+1,1%) e raggiungono quota 919,7 milioni. Tali voci rappresentano contributi tangibili di BancaStato allo sviluppo dell’economia cantonale.
Il totale degli impegni nei confronti della clientela segna una buona progressione di 453,7 milioni per attestarsi a quasi 8 miliardi (+6,0%), riconfermando l’evoluzione positiva in atto da diversi anni. Il totale di bilancio della Banca passa da 12,2 miliardi a 12,6 miliardi (+3,6%).
Evoluzione dei patrimoni in gestione
Il volume dei patrimoni in gestione presso BancaStato (Assets under Management) aumenta di 926 milioni (+9,0%) attestandosi a oltre 11,2 miliardi. I nuovi patrimoni della clientela (Net New Money) ammontano a 559 milioni.
Redditività, efficienza e solidità
La redditività di BancaStato in termini di Return on Equity (ROE) si attesta sugli ottimi livelli del 2016: 8,3%.
Gli indicatori di efficienza confermano l’evoluzione positiva in atto dal 2010. Il Cost / Income I (costi di esercizio rapportati ai ricavi netti) passa dal 54,6% del 2016 al 56,1% nel 2017 (67,3% nel 2010), mentre il Cost / Income II (che include anche gli ammortamenti e gli accantonamenti) si attesta al 60,3% nel 2017 (61,3% nel 2016 e 76,4% nel 2010).
La solidità della Banca (Capital Adequacy), determinata in base al rapporto tra i fondi propri necessari e i fondi propri disponibili, calcolati secondo i canoni di Basilea, scende dal 201,1% di fine 2016 al 196,5% di fine 2017, a fronte di un requisito regolamentare del 140%. Tutti gli indicatori di solidità previsti dalla Banca dei Regolamenti Internazionali si riconfermano su valori positivi.
Il Core Tier 1 (CET1) passa dal 12,9% al 13,9%, il Tier 1 permane sui livelli dell’anno precedente al 15,2%, mentre il Tier 2 passa dal 16,1% al 15,7%.
Axion SWISS Bank SA
I ricavi netti progrediscono, da 26,0 a 31,1 milioni (+19,6%); i costi d’esercizio passano da 19,9 a 22,7 milioni (+14,3%). Le variazioni di queste voci sono in gran parte spiegate dall’operazione di ripresa di parte dell’allora Société Générale Private Banking (Lugano-Svizzera).
Nonostante gli importanti ammortamenti del goodwill legato a tale operazione e dell’investimento relativo alla nuova soluzione informatica comune a BancaStato (Avaloq), l’utile netto si attesta a 2,3 milioni (+16,2%).
Gli Assets under Management di Axion aumentano da 3,97 miliardi a 4,38 miliardi, con una
progressione di 0,4 miliardi (+10,2%).
Risultati consolidati
L’utile di gruppo diminuisce di 0,2 milioni (-0,5%) a CHF 44,8 milioni; questo calo è da ricondurre alla già citata maggiore attribuzione a riserve per rischi bancari generali. L’evoluzione di ricavi e costi a livello consolidato mostra una crescita significativa di tutte le voci.
Il grado di solidità risulta migliore rispetto ai conti
individuali, con un grado di copertura che passa dal 216,4% (solvency ratio del 17,3%) al 213,9%
(solvency ratio del 17,1%). Considerando anche il cuscinetto anticiclico, tale indicatore passa dal 207,5% al 205%.
Anche per quanto attiene ai requisiti minimi di liquidità che le banche sono chiamate a rispettare,
BancaStato soddisfa ampiamente a livello individuale e consolidato le esigenze poste dall’autorità di sorveglianza delle banche.