Cronaca
25.01.16 - 10:240
Aggiornamento: 21.01.22 - 14:40
Furti, inseguimenti, sparatorie ed anche un morto: la fuga infinita dell'Audi gialla
A seminare il panico nel Nord Est dell'Italia è un'auto con targhe ticinesi. A bordo, però, tre malviventi che hanno rubato la vettura di un russo domiciliato a Lugano
MILANO - Un'auto con targhe svizzere sta tenendo in scacco la polizia dell'intero Nord Est d'Italia.
Il tutto ha inizio il giorno di Natale, quando un'Audi gialla appartenente a un russo domiciliato a Lugano, e dunque con targhe svizzere, viene rubata all'aeroporto della Malpensa.
I ladri sono tre, probabilmente di origini dell'est (serbi o albanesi a seconda delle fonti), e nell'ultimo mese hanno compiuto rapine e aperto il fuoco più volte a bordo dell'auto che sta dando vita a una vera e propria psicocosi da avvistamento.
Il primo tentativo furto risale a due settimane fa in un appartamento di Abano Terme, quando poi i tre, inseguiti dalla polizia, hanno sparato contro le forze dell'ordine.
Il web cominciava a popolarsi di foto dell'Audi, e nel frattempo i malviventi sono stati visti mercoledì a Vicenza e giovedì in Provincia di Gorizia. Addirittura, l'Audi era riuscita a fuggire a un inseguimento della polizia, sfiorando i 300 chilometri all'ora.
Nelle ore successive, un'altra rapina, a San Donà di Piave, per un bottino di quasi 70mila euro. Sono seguite altre intercettazioni e altre fughe dalla polizia, fino al dramma: nella notte del 22 gennaio, durante l'ennesimo inseguimento, la vettura ha fatto inversione a U sul versante di Mestre. Un'altra vettura, per evitare il frontale, è andata a sbattere e la conducente è morta sul colpo. Una russa, come la persona residente a Lugano a cui la macchina è stata rubata.
I tre vengono definiti "gente dal grilletto facile" e le accuse a loro carico sono pesanti. Vanno infatti dall'omicidio preterintenzionale (per la morte della donna russa) al tentato omicidio (per i conflitti a fuoco con carabinieri e polizia), sino al furto aggravato e ricettazione dell’auto