ticinolibero
Cronaca
21.08.16 - 17:520
Aggiornamento: 21.01.22 - 14:40

Bernasconi denuncia, «la Svizzera viola tre Convenzioni delle Nazioni Unite!»

L'ex procuratore pubblico racconta: «un gruppetto di asilanti, con donne e bambini, avevano regolare biglietto per andare da Chiasso a Como. Con che diritto la polizia italiana li ferma? E a Chiasso...»

CHIASSO - «La Polizia ticinese viola le tre Convenzioni delle Nazioni Unite sulla protezione dei rifugiati, dei bambini e sulla riunificazione delle famiglie: vi spiego come". Paolo Bernasconi era presente alla Stazione di Como e poi a quella di Chiasso, ieri, e ci ha contattato per raccontarci che cosa ha visto. Verso alle 16 era a Como. «Ecco la polizia italiana antisommossa ,alla Stazione di Como, bloccare la partenza di un gruppetto di migranti, diretti da Como a Chiasso, con donne e bambini. I migranti avevano il biglietto del treno, pochi euro per la tratta da Como a Chiasso». A suo avviso, «non erano minimamente pericolosi né aggressivi. Infatti, sono bastati cinque agenti di polizia italiani per farli desistere immediatamente. Semplicemente, volevano salire sul treno diretto a Chiasso per presentare la loro domanda d'asilo scritta, debitamente precompilata. Non rappresentavano nessun pericolo per l'ordine pubblico italiano, e nemmeno per la Svizzera». «Ma quale norma di diritto italiano permette alla Polizia italiana di impedire la, partenza dall'Italia di rifugiati intenzionati e chiedere asilo in Svizzera?», si chiede Bernasconi. Passa poi a narrare cosa è successo sul fronte svizzero. «Decine di poliziotti ticinesi sono stati mobilitati il sabato pomeriggio a Chiasso, dalle 15.00 alle 19.00, per sostenere una decina di doganieri svizzeri, al solo scopo di impedire ai rifugiati di presentare la domanda di asilo. Ciò avviene in violazione della legislazione svizzera, che obbliga a fare esaminare le domande d'asilo da parte della SEM ,senza interferenza da parte della Polizia ticinese. In questo modo si impedisce preventivamente ai rifugiati di chiedere asilo in Svizzera». Dunque, ritiene, vengono violate le tre Convenzioni delle Nazioni Unite sulla protezione dei rifugiati, dei bambini e sulla riunificazione delle famiglie.
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