ticinolibero
Cronaca
27.09.16 - 11:250
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17

Tre deputati attaccano i due dentisti di Locarno. "Usura e lavoro in nero, sono stati denunciati?»

Fonio, Rueckert e Schnellmann interrogano il Governo sul caso dell'offerta di 1'000 franchi in nero a una neodiplomata aiuto dentista. «Non ritenete di dover condannare pubblicamente questi indegni abusi?»

LOCARNO - 1'000 franchi in nero, oppure un'assunzione gratuita per acquisire le competenze che ancora, a detta di chi le avrebbe fatto la proposta, non aveva: l'offerta di lavoro a una neodiplomata aiuto dentista da parte di uno studio del Locarnese aveva fatto discutere. Ma che cosa è successo dopo il rifiuto della ragazza? Ci saranno conseguenze per i dentisti? Lo chiedono in un'interrogazione al Consiglio di Stato i deputati Giorgio Fonio (PPD), Amanda Rueckert (Lega) e Fabio Schnellmann (PLR). «“Aiuto dentista diplomata a 1'000.- franchi al mese, in nero. È l’offerta massima di uno studio dentistico del Locarnese a una ragazza fresca di diploma, che avrebbe potuto sfociare in un posto fisso. Avrebbe. Perché ovviamente la ragazza si è rifiutata e il malsano tentativo di indebito sfruttamento è finito nell’album delle cattive esperienze”. Questo paragrafo non è stato preso da un libro di storia che parlava degli schiavi ma è ciò che è successo ad una giovane ticinese del locarnese alla ricerca di un posto di lavoro riportato dal quotidiano La Regione Ticino», esordiscono i tre. "Un caso confermato anche dall’Ordine dei Medici Dentisti, che rappresenta l’intera categoria professionale degli odontoiatri, che in un comunicato ha condannato quanto accaduto. In un comunicato l’Ordine scrive che “lo studio interessato è sotto osservazione da tempo per iniziative pubblicitarie aggressive al limite (se non oltre) della legalità. I fatti riportati oggi da La Regione erano stati portati alla nostra attenzione e quella delle autorità sanitarie, competenti per adottare le misure del caso”». «Inutile dire quanto un caso come questo rappresenti il degrado nel mondo del lavoro in un settore dove le prestazioni non sono di certo erogate a buon mercato ai pazienti. Non da ultimo, simili situazioni, minano la qualità del sevizio, andando a creare concorrenza sleale nei confronti dei dentisti seri e onesti che operano sul nostro territorio cantonale», proseguono i tre granconsiglieri, che chiedono poi al Governo: «1. Il Consiglio di Stato ritiene che il settore dei medici dentisti debba essere oggetto di controlli da parte della Commissione tripartita per verificare i salari in uso nel settore? 2. Risulta al Consiglio di Stato che il Ministero pubblico abbia aperto un dossier per i titoli di reato ipotizzabili in un caso simile: usura e lavoro nero? 3. In caso contrario il Consiglio di Stato ritiene opportuno per il tramite della Sezionale del lavoro, effettuare una segnalazione alla Magistratura? 4. Lo studio oggetto di questa scandalosa storia, che è noto alle autorità anche se il suo nome non è stato fatto pubblicamente, in ogni caso appartenente a due medici dentisti provenienti da Torino e trasferitisi di recente nel locarnese, è stato sottoposto alle necessarie verifiche da parte dell’autorità sanitarie cantonali? 5. Ritiene il Consiglio di Stato di dover pubblicamente condannare questi casi tanto gravi quanto indegni di abusi nel mercato del lavoro?»
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