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Cronaca
20.04.18 - 14:340
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17

Una vita scapestrata, vissuta più di notte che di giorno. Una relazione turbolenta e la sua fine. Una ragazza che si è divincolata dagli agenti. Tutti i misteri del sequestro di Golino

La giovane non avrebbe voluto seguire i poliziotti, venuti per liberarla dopo che la stessa aveva avvisato i genitori di non poter uscire dalla casa del suo ex, dove era barricata con lui, il fratello e la madre. I vicini intanto raccontano qualche dettaglio in più sulla famiglia, sino a poco fa in assistenza

GOLINO – Come nei migliori gialli, sul presunto sequestro di Golino emergono, pezzo dopo pezzo, dei dettagli che ingarbugliano il tutto.

Si sa, da quanto ha detto ufficialmente ieri la Polizia, che oltre a due fratelli, anche la loro madre avrebbe partecipato alla notte di terrore, dove la ex ragazza di uno dei due è rimasta di fatto segregata in casa. Secondo ticinonews.ch, è stata lei stessa ad avvertire per messaggio i propri genitori, dicendo loro di non poter uscire e di aver paura. La Polizia non l’ha mai sentita gridare, e i tre, i fratelli e la madre, negavano che fosse in casa.

Ma dopo lo sfondamento della porta e di una portafinestra, la giovane è stata trovata nella stanza dell’ex, e non ha voluto seguire gli agenti, anzi si è dibattuta, procurandosi alcuni ematomi. La sua intenzione era di spiegargli, a quanto pare, le ragioni della rottura della loro relazione sentimentale, terminata qualche settimana prima, e piuttosto turbolenta.

La Regione ha raccolto delle testimonianze di persone che vivono nella zona dei due fratelli e della madre, che a quanto pare sino a poco tempo fa dipendevano dall’assistenza. Non hanno mai avuto, a quanto pare, un vero lavoro fisso, e sono state definite come persone strane, che di giorno raramente si vedono in paese, ma che di notte sfrecciano con le loro auto sportive. Avrebbero addirittura l’abitudine di gettare i rifiuti dalla finestra, attirando diversi animali. Qualcuno dà la colpa a uno dei due per l’incendio di un’auto di qualche tempo fa.

Comunque, i contorni della vicenda sono tutt’altro che chiari.
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