BELLINZONA - In relazione all'inchiesta per usura ai danni di 11 dipendenti di due piccoli supermercati nel Mendrisiotto e in Leventina, il Ministero pubblico comunica che gli accertamenti penali sono giunti a conclusione.
Il Procuratore generale Andrea Pagani ha in particolare rinviato a giudizio, dinanzi a una Corte delle assise Correzionali, un 56enne cittadino italiano domiciliato nel Mendrisiotto, ex gestore delle citate attività commerciali.
I fatti oggetto del procedimento vanno dall'agosto 2014 al giugno 2017 e riguardano un indebito vantaggio pecuniario pari a circa 130 mila franchi. Importante notare come gli 11 lavoratori siano stati nel frattempo integralmente risarciti, secondo i parametri dei contratti collettivi vigenti, grazie ai sequestri disposti tempestivamente dal Ministero pubblico.
Le ipotesi di reato a carico del 56enne (che era stato scarcerato dopo aver scontato quasi due mesi di detenzione preventiva) sono quelle di usura qualificata, siccome commessa per mestiere, e di appropriazione indebita. Reato, quest'ultimo, da porre in relazione ai fondi per alcune migliaia di franchi derivanti da un'indennità assicurativa spettante a un impiegato.
A quanto si sa, oltre ad aver creato un clima pesante con minacce di licenziamenti per ristrutturazione, l'uomo, gerente del Denner di Chiasso, era stato denunciato da alcuni dipendenti: distribuiva buste paga dove si diceva che percepissero 3'500-4'000 franchi, la retribuzione reale era invece di 1'5000 euro in contanti.