CHIASSO – “Mi sono messo a piangere”. Lo ammette, ai microfoni della RSI, uno degli anziani sfrattati da un palazzo di Piazza Boffalora a Chiasso. “Andarmene in tre mesi da casa non è semplice”. Viveva lì da pIù di trent’anni, ed ora? Una raccomandata ha messo in discussione tutto.
La palazzina ha cambiato proprietà a inizio giugno, i nuovi acquirenti zurighesi vogliono ristrutturare e dunque chi ci abita deve andarsene. “Il sistema è indegno, non il fatto che desiderano ristrutturare”, precisa.
Del caso di sta occupando il consigliere comunale Giorgio Fonio, che ieri ha parlato del caso anche sui social. Presenterà un atto al Municipio, ha annunciato al Quotidiano.
Riprendiamo il suo post: “A Chiasso c’è un palazzo abitato da molti anziani. Negli scorsi mesi il nuovo amministratore del Palazzo Carpano, che ha sede a Zurigo, ha notificato agli inquilini la disdetta del contratto di locazione con un preavviso di 90 giorni. Il minimo. Senza distinzioni. Di primo acchito potreste dirmi: e? Ma adesso vi spiego perché definisco questa situazione “una vergogna”.
E elenca chi vi abita, portando solo alcuni esempi. Le famiglie sfrattate sono infatti 16 in totale. “A suscitare la mia rabbia è il fatto che questi nuovi amministratori hanno, per esempio, notificato la disdetta a: una signora di di 96 anni, malata, inquilina del palazzo da 50 anni; a due coniugi entrambi 90 enni, senza figli o nipoti, quindi senza aiuti per sostenere un eventuale trasloco, residenti nel palazzo da 38 anni, ad una donna di 82 anni, vedova, residente nel palazzo da 61 anni; ad un uomo di 80 anni, ipovedente, residente nel palazzo da quando lo hanno edificato”.
Non è tutto. “Ma a rendere ancor più pesante la situazione è che in queste settimane le condizioni abitative sono peggiorate rendendo ancor più critica la situazione per gli anziani. In uno dei blocchi, per esempio, è da giorni che l’ascensore è fuori uso, rendendo di fatto alcuni anziani, tra cui la Signora ultra 90enne, prigioniera in casa sua!”.
“Posso capire che lo stabile debba essere ristrutturato e quindi la presenza di inquilini non potrà essere accettata per lungo tempo, ma questi anziani meritano rispetto e un accompagnamento degno di questo nome!”, termina Fonio.