LUGANO – Sono delle scarpe, per rappresentare i passi che si sono compiuti e quelli da compiere. Delle scarpe per concretizzare la frase di Pirandello: “Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io. Vivi il mio dolore, i miei dubbi, le mie risate. Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io”.
La nuova installazione di Oppy De Bernardo, ormai per tutti l’artista dei fenicotteri dopo i gonfiabili di Locarno, è realtà. C’era tanta curiosità, si sapeva solo che aveva a che fare con le scarpe e con la metafora del carcere ideale. Infatti è stata, e non a caso, realizzata assieme ai detenuti di Lugano e Bollate.