Alvaro Morata e il trasloco a colpi di...social. Il sindaco lo accoglie, lui non gradisce: "Non doveva fare i festini in piscina"

CORBETTA – Non son giorni facili per Alvaro Morata. Il centravanti del Milan, che di recente ha comunicato di essersi separato dalla moglie Alice Campello, non trova pace fuori dal campo. Per viversi appieno l’avventura in rossonero, l’attaccante ha scelto una villa di Corbetta per godersi la tranquillità e i suoi figli. O meglio, aveva scelto. Sì, perché l’approdo del campione spagnolo era cosa fatta. La “trattativa” era ai dettagli, per dirla alla Fabrizio Romano. E, sempre riferendosi al celebre “here we ago” del re del calciomercato, il sindaco di Corbetta Marco Ballarini (di fede nerazzurra, ndr) ha pensato bene di informare il mondo…via social.

Peccato che Morata non aveva nessuna intenzione di far scoprire dove abitasse. Men che meno dopo che la sua abitazione a Madrid era stata teatro di una rapina a mano armata. Insomma, Alvaro ha scelto lo stesso megafono del suo (ex) sindaco per comunicare di aver cambiato i piani. “La ringrazio per aver violato la mia privacy. Fortunatamente non possiedo alcun bene di valore, l’unico tesoro sono i miei figli la cui incolumità è stata da lei turbata. Pensavo che il comune di Corbetta potesse garantirmi una certa privacy, invece mi trovo a dover cambiare casa nell’immediato grazie alla sua incapacità di utilizzare i social e proteggere i suoi cittadini”, ha scritto.

Parole che hanno provato la reazione divertita del sindaco, che sempre via social ha pubblicato lo stemma dell’Inter con la scritta “ciao ciao”, oltre a una foto in cui ha finto di piangere per la scelta dello spagnolo di traslocare.

Poi le parole alla stampa: “Mi spiace, stimo Alvaro come giocatore e come persona. Non volevo farmi pubblicità, ma solo accoglierlo. Anzi, se lui non avesse risposto nessuno lo avrebbe saputo. Avevo fatto lo stesso post per Onana, eppure non c’era stato nessuno scandalo. Del resto, se lui non avesse organizzato una festa in piscina sabato sera, i vicini non si sarebbero lamentati chiedendo chi fosse il nuovo inquilino. Mi spiace se si è offeso e vorrà andare via, ma se resta prenda la residenza e paghi la tassa rifiuti”.