Politica
29.09.16 - 14:020
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43
«La manovra funziona!» Il Preventivo 2017 fa sorridere il Consiglio di Stato
Il disavanzo sarà di 34,8 milioni, molti meno degli 87,9 dello scorso anno. Sono già state implementate le misure governative, non ancora quelle votate dal Parlamento. E la tassa di collegamento e i referedum...
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato sorride: dal Preventivo 2017, approvato oggi, si possono vedere i primi risultati della manovra finanziaria che, l'Esecutivo ne è convinto, porterà all'auspicato pareggio del bilancio sul medio termine.
Il disavanzo contenuto nel Preventivo è di 34,8 milioni, certamente un dato positivo se si calcola che in quello del 2016 era di 87,9 milioni. L'autofinanziamento positivo del Cantone raggiunge un grado del 71,9%, e considerato un onere netto per investimenti pari a 217.6 milioni di franchi, il risultato complessivo si attesta a -61.2 milioni di franchi; a fine anno il debito pubblico potrebbe superare i 2 miliardi di franchi, mentre il capitale proprio negativo dovrebbe situarsi a oltre il mezzo miliardo di franchi.
Il Preventivo tiene conto, hanno spiegato Paolo Beltraminelli e Christian Vitta, degli effetti delle misure presentate dal Governo nell’ambito della manovra per il riequilibrio delle finanze cantonale, ma non ancora quelli delle misure votate dal Parlamento. Manca anche la spesa che conseguirà all'accettazione in votazione popolare del controprogetto a "Basta col dumpig salariale in Ticino". Ad ogni modo, anche se di questi temi il Consiglio di Stato parlerà dettagliatamente con la Commissione della gestione nella prossima settimana, essi non dovrebbe mutare la sostanza: infatti, viene sottolineato, il risultato d’esercizio presentato con il messaggio sul preventivo 2017 rimarrà sostanzialmente stabile, tenuto conto che i maggiori costi e i maggiori risparmi dovrebbero pressoché neutralizzarsi.
Non bisogna dimenticare che sul Preventivo pesa l'incognita legata al ricorso processuale presentato contro la tassa di collegamento, che avrebbe portato nelle casse dello Stato 18 milioni di franchi, oltre a quella che deriva dai referendum che PS e VPOD (sempre col sostegno socialista) lanceranno per contrastare alcune misure contenute nella manovra.