MENDRISIO – Purtroppo, è facile essere leoni dietro una tastiera o dietro l’anonimato. Quale politico non ha ricevuto almeno una lettera di quel genere? Sarebbe bello dire molti, la verità è probabilmente pochi o nessuno.
L’inciviltà esce ancor di più durante le campagne elettorali. E qualcuno rende pubblico, dai cartelloni danneggiati di Marchesi a chi, firmandosi con uno pseudonimo, scrive a Robbiani “non muori mai”.
Il deputato leghista ha pubblicato sui social la foto di una missiva ricevuta, scritta a mano e in dialetto. “Mi spiace per questo gentiluomo. Sono ancora vivo. A proposito, grande coraggio firmarsi con un nome inventato. Lunga vita a te..sei troppo divertente”, commenta.
Nella sottospecie di filastrocca, si dice che muoiono l’agnello, il bue, l’asinello ma “quel procione di un robbiani al möör mai”, con il cognome minuscolo.
Non è la prima volta che questa persona rivolge apprezzamenti al politico, dato che scrive “sum ammò mi”, ovvero “sono ancora io”.
Alla maleducazione non c’è limite.