di Mirko D'Urso*
Un incendio ha devastato Notre Dame de Paris.
Sono rimasto sinceramente scioccato dalle immagini che ho visto in televisione.
E sono ovviamente dispiaciuto per quanto accaduto. Rimango però allibito da alcuni articoli letti, da post su fb, da commenti ascoltati in tv e in radio.
Si parla di tragedia, di dramma per l’umanità, di orrore. Troppe persone poi non perdono occasione per utilizzare questo pretesto per continuare la propria battaglia contro i musulmani, contro il fanatismo islamico che però in questo caso non c’entra proprio nulla o a favore della difesa della cultura cristiana europea (anche se la maggior parte di loro non mettono un piede in Chiesa da anni).
Si potrebbe per favore relativizzare quanto accaduto parlando appunto di un incendio che ha in parte distrutto questa splendida cattedrale senza dover sfruttare ciò per continuare a cavalcare l’odio è il becero populismo che sta animando parte della popolazione europea in questi ultimi anni?
La cattedrale verrà restaurata, come successo tante altre volte nella sua lunga storia, il patrimonio artistico (che tra l’altro non è di valore inestimabile) è stato messo in sicurezza.
Non si è trattato di un attentato, nessuno ha perso la vita. Non è cinismo. È realismo.
Triste è per me constatare come migliaia di persone che oggi piangono e si disperano, solitamente ignorano tragedie che colpiscono settimanalmente altre migliaia di innocenti che muoiono a causa di attentati, di bombardamenti, di carestie, di naufragi o che ancora peggio esultano quando questo accade.
Restiamo umani.
*Direttore MAT, candidato PS al Gran Consiglio (non eletto)