BERNA - L'altro giorno aveva specificato di essere meno presente di altri colleghi nel tema della gestione della pandemia perchè, sebbene medico, il suo Dipartimento, quello degli Esteri, è meno "coinvolto" di altri. Oggi Ignazio Cassis è tornato a parlare di Coronavirus all'assemblea, ovviamente online, dei delegati del PLR.
E ha ammesso che c'è stanchezza anche in seno al Consiglio Federale, ma che d'altro canto, soprattutto ora con le varianti, la lotta non è finita. "Smettiamola di moralizzare, l'economia è ilk motore del paese", ha affermato. "Un nuovo confinamento sarebbe lo scenario possibile che si possa immaginare e va assolutamente evitato".
A suo avviso, società, federalismo ed economia devono tornare a vivere normalmente, non lo può fare uno solo di questi comparti.
Dal canto suo, la presidente Petra Gössi ha chiesto (come d'altra parte il PLR ticinese) una chiara strategia per uscire dalle misure restrittive ora in vigore. Pochi giorni fa Alain Berset ha spiegato come non si possa pensare di riaprire gli esercizi pubblici ora chiusi prima di fine mese o anche al primo marzo. "Le priorità attuali sono proteggere, indennizzare e vaccinare (snche se siamo partiti malamente)", ha detto, chiedendo servono incentivi per la prevenzione individuale e definendo "insensate" le regole di quarantena. Ritiene anche che gli indennizzi nei cantoni vanno accelerati e migliorati.
In ogni caso i delegati liberali, con 146 voti contro 31, chiedono al popolo di accogliere la Legge COVID-19, che è stata oggetto di un referendum che ci porterà alle urne il prossimo 13 giugno.