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Tribuna Libera
14.01.17 - 13:110
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:43

Un chiaro SÌ al FOSTRA il 12 febbraio per una mobilità sicura e di qualità

di Ignazio Cassis

Siamo oltre 350'000 abitanti in Ticino e più di 8,4 Milioni in Svizzera e vogliamo muoverci liberamente. Lo facciamo sia con i mezzi pubblici che privati, in modo complementare. Tra i mezzi privati, l’automobile resta la regina, inquina sempre meno, è più sicura e confortevole e forse presto guiderà anche da sola! Tutti questi spostamenti, ai quali si aggiungono quelli delle persone di passaggio, necessitano di una solida infrastruttura, sia ferroviaria che stradale. Vogliamo strutture di qualità svizzera, moderne e ben mantenute. Tutto questo necessita di soldi, perciò ogni tanto il popolo deve esprimersi. Lo faremo anche il prossimo 12 febbraio, per decidere della creazione di un Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA), il cui obiettivo è quello di finanziare l’infrastruttura stradale e degli agglomerati in modo duraturo. Per l’infrastruttura ferroviaria lo abbiamo già fatto lo scorso 9 febbraio 2014, accogliendo l’apposito Decreto federale (FAIF). Dopo aver istituito un Fondo di durata illimitata per garantire l'esercizio, la manutenzione e l’ampliamento della rete ferroviaria, è ora il turno delle stradale e degli agglomerati. Fino ad oggi la rete delle strade nazionali è finanziata tramite il Fondo infrastrutturale (FI), che però ha una scadenza. Vista la grande richiesta di manutenzione, le uscite di questo fondo superano ormai le entrate e la crescente sollecitazione dovuta al traffico in aumento fa lievitare i costi. Bisogna rimettere a nuovo numerosi ponti e gallerie, ormai datati, e rispondere a ulteriori esigenze, come le richieste per la protezione fonica, la prevenzione degli incendi o la tutela dai pericoli naturali. Il Fondo infrastrutturale (FI) è ormai prosciugato, mentre sarebbe dovuto durare fino al 2028. Che cosa fare dunque per poter trovare una soluzione e garantire una rete stradale efficiente in tutta la Svizzera? La risposta che in Parlamento abbiamo dato lo scorso 30 settembre 2016 è il Fondo FOSTRA. Votando SI il prossimo 12 febbraio questo Fondo sarà sancito nella Costituzione federale e avrà durata illimitata, come il Fondo FAIF per l’infrastruttura ferroviaria. Ciò che mi piace particolarmente è che tale fondo è finalizzato anche per migliorare complessivamente il traffico degli agglomerati, uno dei grandi tormentoni in tante città svizzere. Senza il fondo FOSTRA, le sovvenzioni federali ai progetti di agglomerato si prosciugherebbero e importanti opere non potrebbero più essere realizzate. Grazie a FOSTRA, la Confederazione, i Cantoni e i Comuni potranno continuare a finanziare congiuntamente diversi progetti legati alla mobilità come le circonvallazioni, le corsie preferenziali per i mezzi pubblici, le infrastrutture per i pedoni e i ciclisti e anche le misure per migliorare la sicurezza stradale o i problemi fonici. Il FOSTRA è un fondo che avrà conseguenze positive in tutta la Svizzera, Ticino compreso. Grazie ad esso potranno essere realizzati i programmi d’agglomerato di terza generazione che includono ad esempio il potenziamento del trasporto pubblico nei diversi distretti del Cantone. Inoltre il progetto FOSTRA prevede l’acquisizione di circa 400 chilometri di strade cantonali nella rete nazionale, ciò che comporterà l’inserimento della tratta Mendrisio-Stabio e il collegamento A2-A13 dalla rotonda di Ascona a Camorino. Trattandosi di una modifica della Costituzione svizzera, occorre un voto popolare. Ecco perché invito tutti i lettori a mettere un SI nell’urna, per completare le regole che ci permetteranno una buona mobilità combinata stradale e ferroviaria nei prossimi 10-20 anni. Ignazio Cassis, Consigliere nazionale PLR
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