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Cronaca
27.08.15 - 09:060
Aggiornamento: 21.01.22 - 14:40

Widmer-Schlumpf, «iniziativa pericolosa» Pelli, «volete solo abolire il segreto bancario in Svizzera»

Botta e risposta a distanza fra la Consigliera Federale e l'ex presidente PLR in merito all'iniziativa popolare per la protezione della sfera privata. Secondo il Consiglio Federale, una vittoria del sì faciliterebbe l'evasione fiscale e il riciclaggio

BERNA - Secondo il Consiglio Federale, l'iniziativa popolare per la protezione della sfera privata va respinta: non porterebbe benefici ma solo problemi, e va dunque respinta (senza controprogetto) Di tutt'altro avviso, ovviamente, Fulvio Pelli, fra i promotori. Il Corriere del Ticino l'ha intervistato, permettendogli di fatto di ribattere punto per punto ai difetti elencati dal Consiglio Federale, in particolare da Evelyne Widmer-Schumplf. La ministra delle Finanze ha per prima cosa sottolineato come un "no" alle urne non cambierebbe lo status quo, in cui sia l’articolo 13 della Costituzione sia il segreto bancario iscritto nella legge federale sulla banche proteggono i privati dalle invasioni di fisco e stato. «La nostra iniziativa vuole mantenere il sistema attuale», ribatte Fulvio Pelli, precisando che gli sembra giusto chiedere, in un periodo complicato sul fronte fiscale e dei rapporti con l'estero, il parere della popolazione. Votando sì, si inasprirebbero le misure per la protezione dei dati, facendo sì che il fisco potrebbe richiedere informazioni a terzi o a un datore di lavoro sulla situazione finanziaria di una persona solo in caso di procedimento penale e «solo se sussiste il sospetto di manipolazione di documenti volto a commettere una sottrazione di imposta importante, intenzionale e continuata», mentre ora è possibile se la persona la cui situazione è dubbia non collabora. «Oggi il fisco chiede al contribuente stesso di fornire determinati documenti. Le autorità possono pretendere informazioni da terzi unicamente in presenza di una frode. L’iniziativa va oltre, precisando come intervenire in presenza di sospetti di irregolarità fiscale», sostiene Pelli. E se per il Consiglio Federale si incoraggerebbe l'evasione, per l'ex presidente del PLR «quel che noi vogliamo è mantenere il rapporto attuale tra cittadino e Stato, basato sulla fiducia: è il cittadino che ha l’obbligo di dichiarare allo Stato la propria situazione fiscale e proprio per questa ragione il cittadino rispetta lo Stato». La vittoria dell'iniziativa potrebbe, secondo Widmer-Schumplf, avere ripercussioni negative nella lotta al riciclaggio, in quanto il concetto di "somma importante" risulterebbe troppo vago e potrebbe far decidere alle banche di non annunciare transazioni sospette all’Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro. «Non è vero, le norme contro il riciclaggio di denaro resterebbero ovviamente in vigore. Del resto lo stesso Governo afferma che si tratta di un’interpretazione del testo dell’iniziativa», si difende Pelli. Il sì, insomma, per la Consigliera nazionale, sarebbe «pericoloso e dannoso». Secondo Fulvio Pelli, tutti gli inconveniente elencati non esisterebbero, ma «la realtà è che il Consiglio federale, che attualmente segue una linea di centro-sinistra, vorrebbe abolire il segreto bancario anche in Svizzera». La risposta? Alle urne.
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