Via Odescalchi, il Municipio prende provvedimenti. Fonio, «ma noi l'avevamo detto...»

CHIASSO - Il Municipio, dopo l'omicidio e una situazione di disagio finita sotto i riflettori, interviene in via Odescalchi a Chiasso. Nella seduta di ieri del Municipio, come spiega Roberta Pantani, capodicastero Sicurezza pubblica, dopo aver analizzato alcuni rapporti, hanno deciso i primi provvedimenti concreti. «Il primo riguarda un ordine di ripristino delle situazioni non conformi secondo le norme di polizia del fuoco negli stabili. Un ordine intimato direttamente al proprietario e che, in caso di inadempienza, avrà conseguenze penali. Sappiamo e abbiamo visto che ci sono situazioni di disagio e di non rispetto di determinate regole che non sono più tollerate: l’ordine deve essere stabilito e faremo dei controlli». Poi, verrà anticipato un investimento per l'installazione di nuove videocamere, inizialmente previsto per l'anno prossimo. Saranno posizionate quattro videocamere, mentre la Polizia cantonale darà il suo supporto nel controllare la zona. «Vorrei rassicurare i cittadini sul fatto che non abitano nel Bronx e nemmeno in un quartiere dimenticato o malfamato. Degrado e disagio sono legati alla qualità degli stabili ed è proprio contro i proprietari di questi stabili che il Municipio prenderà provvedimento», ha precisato a La Regione Roberta Pantani. «È un quartiere con determinate problematiche magari diverse rispetto ad altri quartieri. Problematiche che comunque abbiamo sempre cercato di risolvere. Due anni fa, per esempio, il Municipio ha incontrato gli abitanti che si lamentavano per alcune situazioni». Per quanto concerne l'omicidio, è convinta che la polizia non abbia nulla da rimproverarsi, e che il fatto, definito gravissimo, è frutto di una serie di circostanze. Sul suo profilo Facebook, però, Giorgio Fonio, attacca. «Leggo che per fronteggiare le problematiche di via Odescalchi verrà implementata la videosorveglianza nel quartiere. Inoltre viene annunciato un giro di vite nella verifica dello stato degli stabili incriminanti. La popolazione ha tutto il diritto di essere arrabbiata (usa un termine più forte, scritto in maiuscolo, ndr) dopo queste dichiarazioni!» Infatti, spiega il granconsigliere PPD, «l'estensione della videosorveglianza l'avevamo richiesta nel 2009 e il Municipio rispose che per il momento era prematura. Si arrivò poi alla videosorveglianza attuale (dopo aver raccolto 800 firme) ma inspiegabilmente via Odescalchi fu accantonata. Sullo stato degli stabili avevamo interrogato ad inizio 2014 chiedendo al Municipio se era a conoscenza della situazione e se poteva farsi parte attiva. Oggi, dopo quasi due anni ci si accorge che qualcosa non va e si annuncia in pompa magna che si risolveranno tutti i problemi». Dunque, «peccato esserci arrivati, nonostante numerose sollecitazioni, soltanto adesso...»