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Cronaca
26.11.15 - 09:390
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17

«Fingiamo di andare in farmacia, in chiesa o al cimitero...». I trucchi degli abitanti di Ligornetto

È passato un mese da quando è stata introdotta la chiusura del nucleo storico di Ligornetto a certe ore. Gli abitanti si sono adattati con qualche stratagemma, i frontalieri hanno cambiato orario di transito o scelgono vie alternative

LIGORNETTO - Un mese fa, iniziava il provvedimento provvisorio di chiusura del centro storico di Ligornetto in alcune ore del giorno. Erano seguiti giorni di polemiche, sia per i frontalieri costretti a lunghe code o a percorsi alternativi, sia per chi veniva toccato da un flusso maggiore di auto. Non erano mancati i borbottii anche fra gli abitanti, fra chi era in possesso del "bollino", cioè il permesso di passare delle zone chiuse perché residente, e chi no. Un mese dopo, com'è la situazione? I cittadini di Ligornetto si sono adattati perché, come si dice, fatta la legge, trovato l'inganno. «Abbiamo capito che per andare in determinati posti, come la farmacia, la chiesa o il cimitero, il passaggio nel nucleo è consentito anche durante gli orari di chiusura. Diciamo che usiamo ampiamente queste mete per poter passare lo stesso», ammette candidamente al Corriere del Ticino Silvia Sacchi, una delle promotrici della raccolta firme lanciata un mese fa, sottoscritta da quasi 500 persone. A cui il Municipio, comunque, ha fatto sapere che non si torna indietro. L'ex sindaco, Marco Pina, svela un retroscena, pur precisando che la decisione era stata accolta dai cittadini alle urne. «Come Municipio avevamo pensato di non introdurre nessun tipo di vignetta, decidendo inoltre che avremmo tollerato il passaggio degli abitanti della zona blu nel nucleo». Mendrisio poi, di cui Ligornetto ora è un quartiere, ha cambiato le carte in tavola, dicendo che tale permesso sarebbe in contraddizione con il principio di uguaglianza. E i frontalieri? Qualcuno ha modificato gli orari di transito, passando ancora per il nucleo oppure transitando per Arzo, Rancate o Stabio. Comuni che ne sono infastiditi, ma, come precisa l'ex sindaco, in altri casi nessuno ha mai avuto occhi di riguardo nei confronti di Ligornetto in casi simili, come quando Stabio e Genestrerio chiusero le strade cantonali. «La decisione di chiudere il nucleo è stata presa per la sicurezza dei nostri abitanti», aggiunge Pina. Stabio però ha deciso di non fermarsi e sta studiando le conseguenze della misura con dei rilevamenti sulle strade del Comune. Presto verranno resi noti dati e considerazioni.
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