ticinolibero
Cronaca
15.01.16 - 09:360
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17

«Pantani, due pesi e due misure?». I casi del fratello e del dipendente indagato

Quattro consiglieri comunali accusano la municipale leghista per la promozione del fratello Ruggero, che ha ricevuto un decreto d'accusa, e per aver minacciato il licenziamento di un altro dipendente comunale indagato

CHIASSO - Favoritismi e legge del "due pesi e due misure" a Chiasso? Quattro consiglieri comunali di Chiasso, i Verdi Jessica Bottinelli e Mauro Lancianesi, la socialista Denise Maranesi e il pipidino Giorgio Fonio, attaccano Roberta Pantani. La vicenda riguarda suo fratello Ruggero, dipendente comunale e destinatario di un decreto d’accusa per ingiuria nei confronti di un Consigliere Comunale. A fine 2014, «con l’inchiesta penale ancora in svolgimento, la signora Pantani in spregio alle più elementari norme del buon senso e in evidente conflitto di interessi», si legge nell'interrogazione inviata al Municipio, Pantani avrebbe perorato la causa del fratello per una promozione professionale. «Ci pare evidente che il Municipio o almeno una sua parte adotti metodi di valutazione differenti e discutibili sull’operato dei propri dipendenti», scrivono i quattro consiglieri comunali. Che oltre al caso d favoritismo, fanno notare anche una netta disparità di trattamento. Ricordano infatti il caso di un altro dipendente comunale, recentemente finito sotto inchiesta e sospeso dal lavoro. Roberta Pantani aveva affermato che l'uomo, dipendente del suo dicastero, in caso riceva un decreto d'accusa sarà licenziato immediatamente. «Allora, per quest’ultimo il licenziamento in tronco e per il fratello che il decreto l’ha già ricevuto e che andrà a processo nei prossimi mesi la promozione?», si chiedono Bottinelli, Lancianesi, Maranesi e Fonio, che pongono al Municipio quattro domande. Vogliono sapere se «il Municipio ha una linea chiara in merito ai dipendenti che finiscono sotto inchiesta penale», poi, toccando direttamente il caso di Ruggero Pantani, «come valuta il caso di un dipendente che recidivo negli insulti a degli eletti finisce sotto inchiesta penale e poi viene anche promosso» e se «non era meglio attendere l’esito del processo a carico di Ruggero Pantani prima di riconoscergli una promozione e uno stipendio più alto pagato dai contribuenti». Infine, se il Municipio «non ritiene di veicolare un messaggio pericoloso sia verso l’opinione pubblica sia verso tutti i dipendenti comunali onesti che non sono mai stati sfiorati da inchiesta alcuna».
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