Cronaca
16.01.16 - 16:060
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17
«Bellinzona ringrazia e intanto subisce... »
Il PLR di Bellinzona se la prende con il Consiglio di Stato e con i Verdi
BELLINZONA - Indignazione, questo il sentimento espresso dal PLR di Bellinzona a seguito della decisione del Consiglio di Stato di non approvare la variante di Piano regolatore del comparto di via Tatti. «Una decisione incomprensibile, se si pensa all’iter annoso seguito da quella pianificazione come anche la posizione centrale e in un’area già edificata del comparto in questione», spiega il presidente sezionale, Mattia Sormani. «Con quella decisione, che avrebbe il sapore di un vero e proprio “voltafaccia”, se confermata dalle istanze giudiziarie superiori, Bellinzona avrà perso posti di lavoro, opportunità di sviluppo e investimenti per decine di milioni di franchi. Tutto questo, oltretutto, in dispregio della volontà popolare uscita dalle urne nel mese di febbraio del 2014. Evidentemente è molto più comodo, in determinati casi, predicare bene e razzolare male, piuttosto che essere coerenti con quanto sbandierato a ogni piè sospinto».
Il PLR della capitale non se la prende soltanto con il governo, ma anche con i Verdi, che in un comunicato stampa avevano salutato favorevolmente la decisione del Consiglio di Stato. «Non c’è che dire: in un periodo di vacche magre, sembra proprio una posizione saggia, come quella – espressa dai rappresentanti del medesimo partito in una delle ultime sedute di Consiglio comunale e coerente con le loro istanze sulla mobilità dolce – di votare contro la creazione di nuove piste ciclabili! Evviva la coerenza!».
I Verdi cittadini avevano inoltre espresso contrarietà anche per la creazione di un nuovo ospedale alla Saleggina, parlando di terreno «già entrato nel mirino dei soliti cementificatori». Una soluzione - quella prospettata per il nuovo ospedale - vista favorevolmente anche dal sindaco Mario Branda, ricordano i liberali, e quindi anche dal PS, partito con cui i Verdi «sono alleati nella raccolta delle firme per il referendum contro la modifica della LEOC e in futuro magari con lista congiunta per le prossime elezioni comunali? Evidentemente, anche in questo caso i Verdi hanno le idee chiare sullo sviluppo del Bellinzonese: non fare nulla, non costruire nulla (e non stiamo parlando di palazzoni e speculazione edilizia varia, ma di investimenti di qualità con importanti ricadute economiche per tutta la regione!) e – se fosse possibile – demolire quanto già realizzato. I nostri più vivi e sentiti complimenti per questa politica lungimirante!». Sormani conclude, «Bellinzona ringrazia e intanto subisce... »