Cronaca
09.03.16 - 10:000
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17
Nasce Alleanza OttoMarzo.16, ed è subito mozione
Si tratta di un'alleanza trasversale per valorizzare il ruolo della donna in politica. Il primo atto al Comune di Mendrisio è interpartitico e firmato anche da uomini
MENDRISIO - In concomitanza con la giornata della donna, nasce a Mendrisio Alleanza OttoMarzo.16: si tratta di «un’alleanza trasversale per valorizzare la sensibilità e la visione della donna in politica. Nel totale rispetto della diversità e dell’autonomia politica, le donne hanno deciso di sottoscrivere un manifesto e di rispettarne i punti».
Le donne si impegnano a rispettare dieci punti: «difendere una politica basata sul rispetto nella forma e nella sostanza, denunciare ogni forma di scadimento del dibattito politico, contrastare ogni forma di stereotipo, collaborare attivamente senza pregiudizi, promuovere una politica che pensi in termini di generazioni e non di scadenze elettorali, sostenere le pari opportunità in tutti gli ambiti e all’interno dell’amministrazione comunale, favorire idee e progetti che valorizzano in ugual misura la presenza femminile, rafforzare la dimensione della tutela ambientale in ogni progetto, incoraggiare l’introduzione del bilancio di genere nell’amministrazione e appoggiare il Piano d’azione cantonale per le pari opportunità».
Secondo le donne momò, la parità è ancora molto lontana, a causa di «discriminazioni salariali, soffitto di vetro, scarsa possibilità di conciliare famiglia e lavoro, diffusione di tempi parziali, persistenza di stereotipi di genere, ridotta rappresentanza politica». Per quanto concerne la rappresentanza politica, sono stati compiuti passi indietro.
Il primo atto di Alleanza OttoMarzo.16 è una mozione interpartitica che mira a «combattere le discriminazioni strutturali meno visibili, di superare l'inerzia istituzionale e di far adottare misure legislative per far progredire la parità di fatto»: si chiede «al comune di Mendrisio di aderire alla Carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale e di introdurre il bilancio di genere traendo ispirazione, anche nella metodologia, dal comune di Sorengo».
La mozione è firmata anche da uomini e interpartitica. La prima firmataria è Françoise Gehring di Insieme a Sinistra, per cui vi sono anche Grazia Bianchi e Giancarlo Nava. Per i Verdi ha firmato Claudia Crivelli-Barella, per il PLR Marcella Bianchi e Samuele Cavadini, per il PPD Francesca Luisoni e Davida Fitas, per la Lega Daniele Caverzasio e Emiliana Cerè.
La Carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale è stata elaborata dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa, in collaborazione con numerosi partner e con il sostegno della Commissione europea, la Carta è stata adottata e sottoscritta nel 2006. Identifica metodologie e buone prassi per l'attuazione concreta di politiche per le pari opportunità a livello locale e regionale. Il bilancio di genere (o gender budgeting) non è un semplice strumento economico, bensì uno strumento chiave con il quale l’autorità politica definisce il modello di sviluppo socioeconomico e i criteri di ridistribuzione all’interno della società, decide le priorità d’intervento rispetto alle politiche e ai bisogni dei propri cittadini tenendo in considerazione la dimensione di genere. Sostanzialmente il bilancio di genere consiste nella valutazione dell'impatto delle politiche di bilancio sul genere attraverso l'individuazione di aree sensibili al genere, allo scopo di promuovere l'uguaglianza di opportunità tra uomini e donne. Un principio è iscritto nella Costituzione svizzera dal 1981.