Cronaca
01.06.16 - 08:490
Aggiornamento: 21.01.22 - 14:40
Carobbio, «Consiglio Federale, cosa fai per preservare la piazza finanziaria ticinese?
La Consigliera Nazionale socialista porta a Berna il caso BSI, chiedendo al Consiglio Federale se, per le sue informazioni, EFG manterrà le attività della BSI, e se intende chiedere la restituzione dei bonus per i colpevoli
BERNA - Marina Carobbio porta il caso BSI a Berna, chiedendo risposte per quanto concerne la reputazione e la tutela della piazza finanziaria ticinese e la conseguente occupazione. Inoltre, chiede che chi ha sbagliato paghi.
«È legittimo chiedersi se la vicenda BSI non possa essere un indizio che una parte della piazza finanziaria ticinese si sia orientata verso attività rischiose e poco trasparenti, anche a seguito del superamento del segreto bancario e delle difficoltà con il mercato italiano, attività che danneggiano la reputazione dell’intero settore», scrive la Consigliera Nazionale socialista, chiedendo al Consiglio Federale come valuta la situazione, e se «la FINMA ha intrapreso misure e controlli particolari per valutarne l’esposizione e i rischi».
Sempre a proposito di FINMA, vuol sapere «quando la FINMA si è resa conto che, oltre a BSI, altre banche sulla piazza ticinese e svizzera hanno avuto dei comportamenti punibili secondo la legislazione elvetica e/o quella di uno o più paesi stranieri» ed eventualmente in che data e con che esito sono avvenuti gli accertamenti.
Carobbio passa poi a informarsi sul destino della BSI luganese. «Considerando le informazioni di cui dispone la FINMA, il Consiglio federale ritiene plausibile che EFG International riprenderà e conserverà le attività di BSI sulla piazza finanziaria svizzera, nonostante la parziale ridondanza delle attività e del personale ora impiegato in uno di questi due istituti bancari?».
Chiede poi cosa ha intenzione di fare il Consiglio Federale, in accordo col Consiglio di Stato ticinese, «per ristabilire la reputazione della piazza finanziaria ticinese e proteggere l'occupazione su questa piazza allo scopo anche di evitare delle conseguenze negative per le finanze pubbliche».
Ma alla base di questo terremo c'è, ovviamente, qualcuno che ha sbagliato, e per Marina Carobbio deve pagare, con anche la restituzione dei bonus o di parte di essi, ricevuti da BSI. Domanda dunque al Consiglio Federale se ritiene di intervenire per esigere la restituzione dei bonus e semmai entro quando.