Effetto sospensivo, per i sindaci «si prosegue per arrivare alle elezioni del 2 aprile»

BELLINZONA - Un ricorso, inoltrato da 81 cittadini col sostegno l’Associazione ticinese per l’autonomia dei Comuni (ATAC), e l'effetto sospensivo. Tutto bloccato per la nascita della Nuova Bellinzona: così ha deciso il Tribunale Federale. I ricorrenti facevano leva sulla convinzione che un comune a 13 fosse diverso da uno a 17. Per i sindaci che sono stati in prima fila per l progetto aggregativo, non cambia nulla, perché si attende la sentenza. Andrea Bersani, sindaco di Giubiasco, ha dichiarato che l'effetto sospensivo era da prevedere e che non vi è stata nemmeno opposizione da parte del (futuro) nuovo comune. «Il nostro obiettivo è lo svolgimento delle elezioni nell’aprile 2017. Confidiamo che la decisione arrivi entro il prossimo novembre, in modo da consentire ai cittadini di esprimersi alle urne sulla Nuova Bellinzona, come stabilito», ha poi aggiunto. E se la tempistica fosse più lunga, ma ci fosse comunque una sentenza a favore della Nuova Bellinzona? Allora, ha spiegato, toccherebbe al Consiglio di Stato chinarsi sul problema di una proroga per le elezioni. Gli stessi concetti e la stessa fiducia sono stati ribaditi anche dal sindaco di Bellinzona Mario Branda, che si attendeva che il Tribunale optasse per l'effetto sospensivo. «Proseguiamo serenamente nella preparazione ed impostazione di quello che sarà il nuovo Comune in attesa della sentenza definitiva». Amareggiato il loro omologo di Sementina, Riccardo Calastri, che teme che prima della sentenza ci saranno repliche e dupliche nel corso dello scambio di informazioni. «Altro tempo importante che potrebbe andarsene», ha aggiunto, pur ribadendo che l'impegno prosegue. L'ATAC per contro invita tutte le istanze, dunque anche gli Enti locali, a sospendere i lavori in vista della Nuova Bellinzona fino al momento della sentenza.