ticinolibero
Cronaca
25.08.16 - 11:450
Aggiornamento: 21.01.22 - 14:40

«Il Ticino fa di tutto per rompere con l'Italia. Guardate come Gobbi tratta i frontalieri...»

Alberto Bergna, segretario provinciale della CNA di Como attacca il nostro Cantone sulla questione dell'albo. «Avremmo pagato la tassa, anche se ingiusta, perché è nostra abitudine rispettare le regole»

COMO - L'eco del caos suscitato dagli ultimi sviluppi in merito alla LIA arrivato, ovviamente, anche oltre confine. E gli italiani si interrogano sul da farsi. Non usa giri di parole Alberto Bergna, segretario provinciale della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Media e Piccola Impresa (CNA) di Como, spiegando come l'intenzione, prima di quanto accaduto negli ultimi giorni, era di pagare la tassa. «Saranno i nostri esperti a indicare su come agire. Il nostro orientamento era quello di pagare la tassa, anche se considerata ingiusta, in quanto l’abitudine degli artigiani italiani è quella di rispettare le norme. Pagare la tassa in quanto per molti nostri associati i mercato ticinese è molto importante. Il costo della tassa sarebbe ricaduto sul cliente». Attacca, poi Norman Gobbi e il Ticino. «Non a caso qualcosa di ingiusto giunge dal Ticino che, mentre la Svizzera è alla ricerca di una positiva integrazione con l’Europa, va continuamente alla ricerca di occasioni per rompere con l’Italia. Basti pensare a come sono stati trattati i frontalieri, con i provvedimenti di Norman Gobbi». Anche Vieri Ceriani, negoziatore per l'accordo fiscale tra Svizzera e Italia, conferma come la questione dell'albo non facilita l'intesa, di cui comunque si parlerà a settembre (c'è anche l'ostacolo del casellario giudiziale).
Tags
TOP News
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile