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Cronaca
18.10.16 - 12:460
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17

Galeazzi, «bloccare il traffico non è la soluzione. Serve unità d'intenti»

Il presidente della Conferenza dei sindaci del Malcantone non esclude di arrivare alla protesta. «A Zali non importa nulla della Agno-Bioggio, le sue sono solo scuse fumose»

LUGANO - Le spiegazioni del Consigliere di Stato Claudio Zali non bastano. Sull'edizione de La Regione di oggi, Giovanni Cossi, presidente della Conferenza dei sindaci del Malcantone, è passato alle minacce. A suo avviso, al Ministro non interesserebbe per nulla la circonvallazione, e il tutto sarebbe stato nascosto dietro ad argomentazioni nebulose. I cittadini non intendono più aspettare, e Cossi ha fatto la voce grossa: se nessuno li ascolterà, sono pronti a bloccare il traffico. Ma una soluzione del genere, per quanto certamente clamorosa, sarebbe funzionale al Malcantone? A porre la domanda è Tiziano Galeazzi, deputato UDC, che in un post su Facebook ricorda la situazione di una quarantina di anni fa, quando «nessuno né a Bellinzona né a Berna ha mai mosso un dito per portare i dovuti correttivi a un problema (quello del traffico, ndr) che di anno in anno andava peggiorando». Sono passati gli anni, ma «a distanza di 40 anni, siamo allo stesso punto. Perché? Forse perché le forze politiche presenti nel Malcantone alla fine non hanno mai seriamente pensato di collaborare tutti assieme e di portare avanti la "causa" in comune». Bloccare il traffico, dunque? Per Galeazzi non risolverebbe la questione, e chi commenta il suo post sostanzialmente gli dà ragione. «Capisco la frustrazione di tutti, mia compresa, ma i mezzi sono altri. Abbiamo ora due interrogazioni parlamentari in corso e una "soluzione del DT" (quella spiegata da Zali, che permetterebbe un risparmio non solo economico, ndr) da visionare. Attendiamo le risposte e vediamo questa variante, poi se vorrai (si rivolge a Cossi, ndr) ci troveremo tutti, ma dico tutti i partiti presenti e porteremo avanti, a gran voce, le nostre soluzioni. Questo su scala regionale, cantonale e se necessario con la Deputazione a Berna. Cosi potremo farci sentire e non con un blocco non autorizzato del traffico. Che figura faremmo? Dei soliti improvvisati?»
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