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Cronaca
13.02.17 - 16:550
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17

Lega, sul profilo Instagram di un candidato l'immagine di Hitler con la bombola a gas. «Chiedo scusa con le lacrime agli occhi»

Nel fotomontaggio, il dittatore tedesco dice «Immigrati infreddoliti? Ci penso io». Il candidato: «con questa condivisione ho rovinato quanto fatto in 25 anni. L'errore è grave ma la colpa non va estesa ad altri».

BELLINZONA - Non è un bel periodo per i candidati leghisti alle prossime elezioni: dopo il caso di Paradiso, in cui Lokman Ibraimi, dopo alcuni post antisemiti, si era ritirato (e con lui due compagni di lista), adesso i social inguaiano una persona in lista per il Consiglio Comunale bellinzonese. Lui è Luciano Milani, ha 52 anni e a tradirlo è stata una foto pubblicata un mese fa su Instagram. A portare alla luce la vicenda è stato ancora una volta il portale GAS.social. Lo scivolone (dopo alcuni post un po' volgari, ma d'altronde se si condannassero gli utenti per quello...) è avvenuto il 14 gennaio, dove un fotomontaggio che ritrae Hitler con una bombola a gas è accompagnato dalla frase «Immigrati infreddoliti? Ci penso io». Un'immagine e un contenuto, insomma, decisamente razzisti. E lui, come si giustifica e che cosa pensa realmente? Da noi contattato, ha ribadito più volte come non posterebbe più quell'immagine, e che essa non rispecchia il suo pensiero. «Mi dispiace di aver condiviso per sbaglio una foto simile. Sono una persona onesta, sono stato per 25 anni sergente dei Pompieri di Bellinzona e Samaritano, e ho lavorato per dare una mia collaborazione alla Citta, per esempio per la Bacchica, nella Commissione del personale del Municipio, nell'Associazione dipendenti come Cassiere ed altro. Ecco come si può rovinare una persona onesta!», sono state le sue parole. Dopo qualche minuto, Milani ha rimarcato il suo pentimento con una nuova dichiarazione che ci ha invitato. «Ora è un brutto momento per la mia persona. Mi dispiace e chiedo scusa con le lacrime agli occhi di aver condiviso la foto che non rispetta il mio credo. Ho lavorato per la comunità per più di 25 anni da prima come Sergente dei Pompieri di Bellinzona salvando vite, il che è per me una ragione di vita. Ricordo che sono stato uno dei primi ad entrare nella Galleria del Gottardo dove perirono delle persone. Sono anche un Samaritano… Ora a causa di questa condivisione ho rovinato tutto ciò che finora ho fatto… Sono un cretino». L'errore, precisa, è solo suo. «Sono pronto a pagare per il mio errore molto grave ma la mia colpa non va estesa ad altri». Lelia Guscio, presidente sezionale della Lega di Bellinzona, ha annunciato che questa sera si deciderà se sarà il caso di prendere provvedimenti (e nel caso, quali), ai danni di Milani. Foto tratta dal profilo Instagram di Luciano Milani.
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