Cronaca
30.05.17 - 16:350
Aggiornamento: 21.01.22 - 14:40
La birra in autostrada e la cannabis: Regazzi contro Verdi, atto secondo (o meglio, terzo...)
Il pipidino replica all'attacco sulla birra nelle stazioni autostradali. "Toh, fanno parlare per qualcosa che non siano i loro litigi interni. Ma chi mi fa la morale vuole regolarizzare la canapa, che faccia tosta!"
BERNA - Regazzi posta su Facebook un'osservazione, dal tono parrebbe ironico, sui litigi interni ai Verdi che, ed è comunque un caso, seppur curioso, lo attaccano per voler difendere la vendita della birra nelle aree di servizio autostradali (anche il Fronte degli Automobilisti ha difeso il Consigliere Nazionale".
Il pipidino ha contrattaccato, prendendo spunto anche da un invito dei Verdi a parlare, a Locarno, di cannabis, alla cui regolamentazione sono da sempre d'accordo. Ecco il suo testo, atto terzo dello scontro:
"Toh! I Verdi per una volta non fanno parlare per i loro litigi (che da mesi li vedono confrontarsi su temi come le diarie dei deputati in GC o se convenga o meno rimanere nello stesso partito per poter mantenere i cadreghini nella commissioni). Con un comunicato stampa attaccano in effetti il sottoscritto sulla proposta di poter vendere bevande alcoliche anche nelle aree di servizio autostradali che verrà discussa prossimamente in Consiglio nazionale.
Sulla patetiche accuse e insinuazioni nei miei confronti non intendo esprimermi preferendo attenermi agli argomenti che a mio avviso depongono a favore di questa proposta. Innanzitutto ritengo che sia una questione di coerenza; non si capisce per quale motivo in Svizzera si possa vendere alcol in migliaia di posti (negozi, ristoranti, chioschi, ecc.), peraltro anche a poche centinaia di metri dalle entrate e dalle uscite autostradali, mentre nella aree di servizio lungo le autostrade ciò non è ammesso.
Si tratta di una discriminazione che non appare né sensata, né tantomeno giustificata.
Personalmente, contrariamente a coloro che vorrebbero mettere sempre più sotto tutela i cittadini, ritengo che sia soprattutto una questione di responsailità individuale: le diverse leggi che trattano il consumo di alcol stabiliscono regole chiare per cui mentenere il divieto di vendita di bevande alcoliche in autostrada rappresenta la classica foglia di fico.
Sono comunque in buona compagnia: qualcuno dovrebbe spiegarmi come mai in nessuna delle nazioni che ci circondano (Germania, Austria, Francia e Italia) è previsto un simile divieto? Non da ultimo vorrei ricordare che la maggioranza della Commissione dei trasporti e lo stesso Consiglio federale sostengono la mozione, il che la dice lunga.
Un'ultima osservazione: fa sorridere, per non dire che è paradossale, che un partito che a livello svizzero sostiene da sempre la liberalizzazione del consumo della cannabis venga a fare la morale al sottoscritto sulla sicurezza e sulla salute pubblica. Ci vuole davvero una bella faccia di tolla!"
Palla al centro! Una delle due formazioni in gioco rilancerà, o è tempo di triplice fischio?