Cronaca
25.09.17 - 11:470
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17
L'UDC usa il pugno duro, "chiederemo una sospensione professionale e salariale per il docente e un ammonimento per il direttore. Oltretutto è un professore straniero che non rispetta le nostre istitizuioni"
Il partito democentrista non ha digerito le affermazioni di Maurizio Cimarosti, col permesso C: "affidiamo l'educazione dei nostri figli a qualcuno come lui? Il direttore dell'istituto scolastico ha minimizzato l'accaduto, mentre avrebbe dovuto prendere provvedimenti"
BARBENGO - L'UDC è furibonda. Certo che se il buongiorno si vede dal mattino, l'insegnamento della civica nelle scuole, inserito dopo anni di discussioni, non è partito col piede giusto, se è vero che un docente ha paragonato il voto a qualcosa di nazista e ha tacciato di ignoranza chi ha scelto di dire sì.
Il partito democentrista si dice "rammaricato e sgomento", e condanna "fermamente queste affermazioni e ancor più il lassismo dimostrato dal direttore dell’istituto scolastico, Sig. Marco Calò, il quale ha minimizzato l’accaduto dichiarando che il docente aveva chiesto scusa pubblicamente e che avrebbe accettato l’esito del voto. Il direttore avrebbe dovuto prendere chiari provvedimenti verso il docente che ha offeso e denigrato la maggioranza del popolo ticinese". In effetti, i ldocente, Maurizio Cimarosti, qualche ora dopo ha rimosso il post, sostituendolo con uno all'acqua di rose.
"Un docente che, in ragione del suo ruolo fondamentale nell’educazione dei nostri giovani, dovrebbe per primo rispettare le decisioni popolari e non denigrarle perché non gradite. A docenti come il Sig. Cimarosti affidiamo l’educazione dei nostri figli?", si chiede l'UDC.
Che non intende far morire qui la questione. "Per mano del gruppo parlamentare presenterà un atto parlamentare per chiedere al Consiglio di Stato di prendere seri provvedimenti verso il docente che si è macchiato di questo insulto verso il popolo ticinese, chiedendo almeno un ammonimento corredato da una sospensione professionale e salariale. Inoltre si chiede di richiamare ai suoi doveri pure il direttore dell’istituto scolastico che ha cercato di nascondere lo sporco sotto il tappeto legittimando e banalizzando di fatto le dichiarazioni del docente". Insomma, pugno duro.
"Questi atteggiamenti incivili non sono da noi tollerati, a maggior ragione se commessi da docenti stranieri che non rispettano le nostre Istituzioni come nel caso del Sig. Cimarosti (titolare permesso C). Questo anche a tutela dei molti docenti che operano con impegno nella scuola pubblica, che favorevoli o contrari alla proposta in votazione, accettano però democraticamente il verdetto popolare", termina la nota: una polemica in più, quella del permesso C.
E pensare che lo scopo di insegnare la civica sarebbe un altro... aiutare i ragazzi a scegliere coscienziosamente. Non paragonando il voto a un prodotto nazista, però.