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Cronaca
05.11.17 - 15:160
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17

La Lega si schiera col suo sindaco, "per ora il messaggio non è da ritirare e vi spieghiamo perché"

Attraverso il Mattino i leghisti si schierano sulla questione aeroporto. "Si tratta anche di investire in terreni e mattoni, un Polo congressuale non può restare senza scalo, e chi vi dice che Malpensa esisterà sempre? Se Agno chiude, non riapre più e i soldi sarebbero persi"

LUGANO – All’aeroporto di Agno, per usare un termine dialettale, “ga pisa adoss l'Urocc”, come dice il Mattino. Infatti, sta accadendo di tutto, con nessuna compagnia che, a quanto pare, sembra disposta a subentrare alla Darwin.

Molti gruppi parlamentare chiedono di ritirare il Messaggio da 20 milioni. La Lega attraverso il suo settimanale non concorda, e appoggia il suo sindaco Marco Borradori sul tema.

Concorda però con l’UDC (vedi intervista a Galeazzi di ieri, nei suggeriti), nel dire che il messaggio arriva con anni di ritardo: “grazie all’immobilismo dell’ex capodicastero aeroporto uregiatto Angelo “PVP” Jelmini”. Ma ritirarlo, ritengono i leghisti, sarebbe un errore, per sei motivi.

Prima di tutto, “il messaggio prevede l’acquisto di terreni e la costruzione di due hangar, quindi non si tratta di soldi investiti a fondo perso bensì in terreni e mattoni”.

Poi, “la situazione attuale è fluida (termine usato da Borradori su liberatv.ch, ndr) e ritirare il Messaggio equivarrebbe a mettere in fuga compagnie interessate a riprendere le rotte “ex Darwin” le quali, evidentemente, senza un sostegno del mondo politico ed economico, non entrano nemmeno in materia!”.

“Affossare l’aeroporto è una strada senza ritorno. Ciò significa che anche i soldi finora investiti nello scalo sarebbero gettati definitivamente nel water! Se l’aeroporto chiude, non riapre più!”, sono certi.
D’altronde, “l’aviazione di linea è solo una parte dell’attività aeroportuale. C’è anche l’aviazione generale privata (e redditizia) e la scuola di volo. L’aeroporto genera, in modo sia diretto che indiretto, 400 posti di lavoro. Sicché, prima di farli saltare, l’ente pubblico dovrebbe pensarci bene”. Concetti, insomma, in linea con quelli espressi dal loro sindaco.

Per i progetti della Città serve poi uno scalo: “Lugano progetta di costruire il nuovo megacentro turistico- congressuale al Campo Marzio e poi si fa finta di non sapere che la presenza di un aeroporto nelle vicinanze è un requisito di primaria importanza per un palazzo dei Congressi, perché i congressisti di tutto il mondo mica arrivano in treno?!”.

E “la storiella della vicinanza della Malpensa che renderebbe superflua la struttura di Agno non sta in piedi. Tanto per cominciare, imbarcarsi ad Agno è come salire su un bus, alla Malpensa bisogna invece arrivare due ore e mezza prima per svolgere il check in. E poi, nemmeno la Malpensa naviga in buone acque: chi garantisce che tra un paio di decenni ci sarà ancora?”.

Infine, arriva un attacco ai socialisti, i quali con la loro volontà di chiudere rischiano di far perdere 400 posti di lavoro.

Insomma, la Lega sta col sindaco: per ora, il messaggio non va ritirato.
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