Cronaca
28.12.17 - 08:490
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17
Dietro il movente un matrimonio fittizio... Il croato di 67 anni che ha sparato al pachistano di 29 avrebbe dovuto organizzargli le nozze per permettergli di rimanere in Ticino. Ma poi...
L’autore resterà in carcere preventivo per almeno due mesi, e il procuratore generale John Noseda ha formulato nei suoi confronti quattro ipotesi di reato: tentato assassinio, lesioni gravi, infrazione alla Legge federale sulle armi e inganno aggravato alla Legge federale sugli stranieri.
BELLINZONA - Il 29enne pachistano ferito venerdì pomeriggio nei boschi di Giornico si era rivolto all’uomo che gli ha sparato alle spalle, un 67enne croato che abita a Biasca, per trovare una ‘soluzione’ che gli consentisse di rimanere in Svizzera.
E la soluzione individuata, scrive oggi la Regione raccontando il movente del tentato assassinio, era un matrimonio fittizio. Alla fine qualcosa non è andato per il verso giusto e il giovane asilante ha chiesto al croato, che pure è sposato con una donna svizzera, a chiedere la restituzione dei soldi.
Si trattava di alcune migliaia di franchi necessarie a finanziare un matrimonio di comodo fra il 29enne pachistano e una cittadina svizzera per permettergli di rimanere in Ticino dopo il rifiuto delle autorità a riconoscergli il diritto all’asilo.
Il giovane è stato ferito al collo. Il croato gli ha sparato diversi colpi, poi si è liberato dell’arma, probabilmente un revolver di piccolo calibro. L’uomo resterà in carcere preventivo per almeno due mesi, e il procuratore generale John Noseda ha formulato nei suoi confronti quattro ipotesi di reato: tentato assassinio, lesioni gravi, infrazione alla Legge federale sulle armi e inganno aggravato alla Legge federale sugli stranieri.
Bisognerà anche verificare se l’accusato ha già organizzato in precedenza matrimoni combinati a pagamento.