Cronaca
22.03.18 - 14:560
Aggiornamento: 19.06.18 - 15:51
Imprese, attenzione! Il Consiglio di Stato avverte, "la LIA per ora rimane in vigore, bisogna essere iscritti e pagare le tasse"
Il Governo in una nota ha precisato come "solo il Gran Consiglio può decidere di abrogarla, e noi invieremo un messaggio che va in tal senso". Fino a quando il Parlamento voterà, non cambierà nulla insomma, "abbiamo prorogato i termini per l'inoltro delle richieste di rinnovo al 31 dicembre"
BELLINZONA - Il Consiglio di Stato ritiene opportune alcune precisazioni in merito all’applicazione della Legge sulle imprese artigianali (LIA), viste le incertezze di carattere giuridico sorte a seguito delle sentenze del Tribunale cantonale amministrativo che hanno accolto i ricorsi della Commissione federale della concorrenza e di una ditta ticinese.
Pur accogliendo i ricorsi, queste sentenze non hanno un effetto diretto sulla legge, che pertanto rimane formalmente in vigore. Ciò comporta per le imprese assoggettate l’obbligo di essere iscritte all’albo e di versare le relative tasse.
La competenza per modificare o abrogare formalmente la LIA spetta esclusivamente al Gran Consiglio, in quanto organo legislativo. Come è già stato anticipato, nelle prossime settimane il Consiglio di Stato intende sottoporre al Gran Consiglio un messaggio proponente l’abrogazione della LIA.
In queste circostanze il Consiglio di Stato, competente unicamente per l’emanazione e la modifica del Regolamento di applicazione della LIA, ha deciso di prorogare il termine per l’inoltro delle richieste di rinnovo dell’iscrizione dal 31 marzo al 31 dicembre.
Sino a questa data le imprese iscritte all’albo possono quindi continuare ad operare nel pieno rispetto dell’ordinamento in vigore ed a partecipare ai concorsi pubblici anche senza il rinnovo dell’iscrizione. È inoltre confermata la richiesta, già formulata alla competente Commissione di vigilanza, di sospendere qualsiasi procedura esecutiva per l’incasso delle tasse di iscrizione e tenuta a giorno così come il perseguimento delle contravvenzioni.