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Cronaca
17.05.18 - 09:050
Aggiornamento: 21.06.18 - 14:17

Interviene anche Cavadini, "la violazione era quella legata al burqa. I casi al Fox Town? Meno di una decina nel 2016, non abbiamo mai avuto problemi"

Dopo Romano, anche il suo rivale per la corsa al ruolo di sindaco dice la sua sulle donne che pregavano al Fox Town: "si tratta di far rispettare una legge, come vale per tutte le altre. Se si nota qualcosa in merito, va chiamata la Polizia, che prima spiega la situazione e al massimo multa"

MENDRISIO – Le due donne, una delle quali col burqa, che pregavano al Fox Town, hanno scatenato parecchie polemiche in merito al rispetto del divieto di dissimulare il volto (tra l’altro, dopo anche l’episodio del giovane travestito da Deadpool), quasi che l’outlet fosse un regno a parte.

Le regole valgono per tutti, e dopo un certo numero di ammonizioni, deve scattare la sanzione, ha in pratica detto il candidato sindaco a Mendrisio Marco Romano.

Sostanzialmente d’accordo il suo rivale, il liberale Samuele Cavadini, che abbiamo interpellato.
“La Polizia è intervenuta al Fox Town, anche negli anni passati, su segnalazione o perché aveva fatto dei monitoraggi. Non ha mai avuto problemi a chiedere alle persone interessate di togliere il velo, se esse non sapevano del divieto. Secondo me, se qualcuno nota qualcosa del genere dunque può chiamare le forze dell’ordine che prendono diretto contatto con la persona”.

Anche per lui, “i poliziotti non possono essere sempre presenti al Fox Town, hanno anche altro da fare, ma se la loro presenza viene richiesta arrivano. È giusto far rispettare il regolamento. Non si può tenere il burqa per legge e per regolamento anche comunale, se la persona avvisata non lo toglie scatta il provvedimento”.

Non ha una statistica, però ricorda che nel 2016 si è intervenuti meno di 10 volte per far togliere un burqa. “Nel limite del possibile, se viene segnalato, intervengono. Problemi con Tarchini? Da che io sappia no, non è il mio Dicastero per cui non ho un confronto diretto, ma non penso proprio. È solo questione di rispetto delle leggi, come se fosse qualsiasi altra. Non c’è un pattugliamento particolare all’outlet, i casi di burqa avvengono lì, essendo uno dei luoghi maggiori di attrazione turistica. C’è tanta gente, anche straniera, per cui si giustifica”.

Il problema, comunque, non era la preghiera, bensì il burqa. Cavadini concorda, “la violazione è per la questione della dissimulazione del volto. Tra l’altro su questo ce n’è da raccontare, con la vicenda del Costplay…”. L’attualità irrompe!
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