CANNOBIO – “Sveglia alle 6, battello alle 7.30, rientro a casa 00.15”, “vivo praticamente...sul posto di lavoro...esco solo quando ho due liberi...”, “ho preso un appartamento in un B&B a Cannobio”. Sono i disagi dei frontalieri e degli studenti della provincia del VCO, la cui vita è resa complicata da ormai diversi giorni per la frana sulla statale 34.
Ieri è esplosa la rabbia, quando è arrivata la notizia che dopo lo stop a causa di problemi di documentazione, il cantiere per ripristinare la strada non sarebbero ripartiti. Mancava, infatti, ancora un documento, questa volta geologico, ovvero “la perizia che accerti la sicurezza della parete soprastante il sentiero che permette l'accesso al cantiere stesso”.
Una dozzina di persone, in una manifestazione organizzata al volo sui social, si è presentata davanti alla frana per protestare e l’idea è di replicare il tutto, con più gente, sabato prossimo, se le cose non cambieranno.
Nel frattempo, questa sera alle ore 19.30, una delegazione dei frontalieri del VCO sarà accolta dal Prefetto di Verbania. Durante questo incontro porteremo all'attenzione delle autorità le problematiche generate dalla chiusura della SS34. I temi che saranno presentati sono i seguenti: miglioramento dei trasporti durante la chiusura della SS34, apertura di un tavolo di lavoro tra le autorità locali/provinciali/regionali/ANAS e approntamento di un piano di gestione delle future emergenze da applicarsi in caso di bisogno.
Però giungono anche buone notizie. Il blocco parrebbe finalmente essere finito. La Prefettura, dopo un incontro con ANAS, ha annunciato che il cantiere riaprirà oggi.