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Cronaca
08.03.19 - 10:000

Da Airolo con... dolcezza. "Di notte ti svegli e ti vedi davanti un bigné! Il Municipio e la fidejussione come quella per la Nuova Valascia"

Il Presidente del Carnue di Airö racconta l'impresa entrata nel Guinnes World Record. "Anche se non ce l'avessimo fatta, vedere così tanta gente per strada ci avrebbe lasciato una grande soddisfazione". Ma lui non ha assaggiato i bigné...

AIROLO – Un record dolcissimo, terminato in una scorpacciata generale di bigné, a cui però il Presidente del Carnevale di Airolo, Renato Beffa, non ha potuto partecipare, occupato com’era a fare gli onori di casa. Non che questo tolga qualcosa alla sua soddisfazione per l’impresa, una piramide di oltre 4'450 bigné, entrata nel Guinnes World Record.

È lui a raccontarci com’è nata l’idea. “È particolare, vero. È nata una sera durante una cena, con una tavolata di amici in Valle Bedretto. Tra loro c’erano Alessandro Manfré e Simona Forni, che è panettiera pasticcera a Andermatt: da lì ci siamo detti ‘perché non provarci’, abbiamo inoltrato l’idea alla Guinnes World Record. È stata accettata perché c’era un gruppo italiano che aveva questo record, di 150 chili. Ci siamo così iscritti per superarlo ed è partito tutto. Successivamente abbiamo organizzato l’evento e a un’altra cena abbiamo deciso di proporlo durante la settimana carnascialesca, ovvero durante il carnevale ambrosiano. E c’è stato un bellissimo riscontro!”

Con 253 chilogrammi il record precedente è stato battuto, con 4'450 bigné con ripieno e con cioccolato fondente all’esterno. “Per entrare nel Guinnes serviva anche consumare il profiterol, eravamo preoccupati perché credevamo fosse la parte più difficile, invece la grande affluenza di curiosi ha fatto sì che nell’arco di un’oretta i bigné fossero distribuiti”.

Che effetto fa essere nel Guinnes, come Airolo? “Il Carnevale compie 90 anni, lo abbiamo ereditato da chi lo portava avanti prima di noi. E in concomitanza abbiamo proposto questo Guinnes, il tutto mi fa un immenso piacere. Rimarrà scritto negli archivi e le future generazioni, che spero portino avanti la voglia di divertirsi, leggeranno cosa è successo nel 2019”.

La curiosità è come mai i bigné, non il dolce tipico di Carnevale… Beffa lo chiede anche a qualche cuoco che ha partecipato, e tutti ridono. “Mah, sa… È come quando ci si sveglia di notte e appare un bigné… è cominciato tutto da lì, come uno scherzo, un gioco! Ed è uscita una bellissima cosa”.

C’erano numerose preoccupazioni. “Come presidente, la mia principale era quella finanziaria. L’impresa è costata 25-30mila franchi, se l’esito fosse stato non positivo il Comune di Airolo ci avrebbe aiutato a pareggiare le spese, devo davvero ringraziare il Municipio! Ci ha dato una fidejussione come alla Nuova Valascia… Abbiamo trovato anche due sponsor che ci hanno creduto e ci hanno sostenuto, per cui non ci sono stati problemi. La parte finanziaria è sempre la più difficile da affrontare”.

Per Beffa, se il record non fosse riuscito non sarebbe cambiato moltissimo. “Non ci sarebbe stata delusione, l’affluenza di pubblico, il tifo, l’aiuto con la presenza della gente ci ha fatto capire che era qualcosa a cui bisognava credere. Se anche non ce l’avessimo fatta, avere il paese e le strade di Airolo con diverse centinaia di persone ci ha fatto piacere”.

Lui, appunto non li ha potuti assaggiare. “Mi hanno detto che erano squisiti… Perché non li ho mangiati? Dovevo accogliere i curiosi, le persone che mi cercavano, i re e le regine ospiti”.

Il Carnevale di Airolo si apre ogni anno con la sfilata dei bambini per le strade del paese con i campanacci delle mucche, prestati da un’azienda agricola, oggi ci sarà il ballo dei bambini con anche una truccatrice per loro e in serata ci sarà la tombola. Domani invece sarà tempo del tradizionale corteo, con Guggen e carri non solo ticinesi ma anche dal Canton Uri e dall’Italia. Infine ci sarà un concerto dal vivo. “Abbiamo cercato di dar spazio a tutte le età”, ci spiega Beffa. Ma sicuramente a tutti resteranno nella mente (e nel cuore) i bigné!

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