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Cronaca
28.03.19 - 12:040

Violenza domestica, poca collaborazione dei protagonisti. Crolla il numero dei migranti

La Polizia fa sapere che le zone "rosse" per i controlli sono via Odescalchi a Chiasso, la pensilina Botta e il Molino a Lugano, il centro CRA a Camorino. Sui social aumentano comportanti prevaricanti, minacciosi, maleducati

BELLINZONA - Il 2018 della Gendarmeria della Polizia cantonale è stato caratterizzato dal consolidamento di alcuni settori. In particolare per la Sezione Supporto e Coordinamento (SSC) e i suoi servizi: Servizio Violenza Domestica (SVD), Servizio Stranieri e Rimpatri (SSR), Servizio Gestione Detenuti (SGD) e Servizio Visione Giovani (SVG). L’accordo tra i Comandanti delle Polizie cantonali del canton Ticino e del canton Grigioni ha inoltre permesso il pattugliamento misto nel settore Bellinzonese/Moesano, con controlli mirati preventivi. 

Lo scorso anno gli interventi della Gendarmeria relativi ad incidenti stradali, in collaborazione con le polizie comunali, sono stati 3'752 (-3% rispetto al 2017), mentre gli incarti evasi in provenienza dalla Magistratura 1’839 (+7%). I nominativi controllati hanno invece raggiunto quota 76'625 (-6.5%). Gli arresti effettuati sono stati 857.

Gli interventi effettuati in ambito di violenza domestica nel 2018 sono stabili rispetto al 2017 e hanno raggiunto quota 1’083, di cui 173 per reati d’ufficio all’interno della coppia. Gli allontanamenti pronunciati dall’Ufficiale sono stati 53, quelli volontari 63. Le crescenti difficoltà nel gestire gli interventi sono da attribuire all’atteggiamento poco collaborativo dei protagonisti. Le modifiche alla Legge sulla polizia impongono ora alle Polizie comunali l’obbligo di segnalare immediatamente tutti gli interventi in ambito di conflitti domestici, compresi quindi quelli tra famigliari con vario grado di parentela. In questo settore la collaborazione fra partner è sempre più importante per assicurare la presa a carico delle coppie ed evitare il degradarsi di situazioni di disagio. In effetti dei 959 protagonisti registrati, il 13% è stato all’origine di più di un intervento nel corso dell’anno, mentre il 16% era già noto per precedenti interventi negli ultimi due anni.

Lo scorso anno i controlli sulla manodopera estera sono aumentati raggiungendo quota 881 (852 nel 2017). Le persone controllate in quest’ambito sono state 2'653 (3'191) di queste 123 (136) sono risultate non in regola e sono state denunciate al Ministero pubblico. I datori di lavoro denunciati sono invece stati 42 (35). Per quanto riguarda le verifiche dei documenti di identità dei lavoratori dipendenti che hanno richiesto un permesso G, ne sono state eseguite 13'424. Nel 2018 sono state rilevate 854 infrazioni (-17%) alla Legge federale sugli stranieri, la maggior parte concernono l’entrata/soggiorno/uscita illegale (526,-16%) e l’attività lucrativa/impiego di stranieri senza autorizzazione (188,+4 %). 

Si è ulteriormente confermata la forte diminuzione di migranti che si sono presentati al confine sud. Dalle 3'818 domande d’asilo depositate al Centro di registrazione e di procedura (CRP) di Chiasso nel 2017 si è così scesi a 1'482. I richiedenti provengono in massima parte dal Nord Africa (Nigeria, Algeria, Marocco, Tunisia) e dal Corno d’Africa. Il calo ha determinato la diminuzione dell’attività del Centro unico temporaneo per migranti in procedura di riammissione semplificata in Italia di Rancate.

Dalla Svizzera verso l’Italia vi sono state 4'917 riammissioni semplificate, 76 procedure di Dublino, 122 procedure ordinarie elaborate, 59 procedure ordinarie eseguite e 29 estradizioni. In senso contrario, dall’Italia alla Svizzera, vi sono state 16 riammissioni semplificate e 17 estradizioni. I tempi necessari all’organizzazione e alla pianificazione di determinate attività sensibili quali i voli per i rimpatri volontari o accompagnati hanno necessitato una presa a carico maggiore, necessaria per diversi nuovi fattori e vincoli fissati a livello di procedura. A ciò si sono aggiunti alcuni casi particolarmente delicati e sensibili riguardanti cittadini stranieri legati al terrorismo giunti sul nostro territorio. Per limitare il fenomeno dell’accattonaggio sono stati organizzati vari servizi di contrasto in collaborazione con le polizie comunali. Le persone controllate in Ticino sono state 318.

Nel 2018 sono state effettuate numerose attività di controllo, con 76’625 nominativi verificati. Diverse operazioni e controlli regolari hanno interessano quartieri o infrastrutture all’origine di frequenti segnalazioni. Fra questi Via Odescalchi a Chiasso, la pensilina Botta e il centro CSOA il Molino a Lugano e il centro CRA di Camorino. Le grandi manifestazioni estive del Locarnese hanno comportato dispositivi speciali per garantire una presenza dissuasiva verso possibili azioni di matrice terroristica. 

Per quanto riguarda i controlli sulla vendita di bevande alcoliche ai minorenni ne sono stati effettuati 130 con 273 minorenni controllati (6 fermati con alcol) e 2 commercianti denunciati al Ministero pubblico.

Gli impieghi di Mantenimento ordine (MO) sono stati 70 (di cui 21 per il calcio e 47 per l’hockey) e hanno visto impegnati 2’831 agenti (totale cumulato) per un costo di circa 3.5 milioni di franchi. La presenza di 3 squadre di Lega nazionale A e due di Lega nazionale B impegna costantemente il Centro controllo tifoseria violenta (CCTV), sia all’interno dei confini cantonali sia Oltre Gottardo. Sono state emessi: 53 divieti di accedere a un’area determinata (+36 rispetto al 2017), 53 diffide a seguito di un comportamento violento (+35) e 106 (+71) registrazioni nella banca dati Hoogan da parte del Centro controllo tifoseria violenta (CCTV). All’aumento hanno contribuito l’inchiesta e l’operazione effettuate a seguito degli scontri fra tifosi di HCAP e HC Losanna.

In ambito giovanile nel contesto delle varie attività di prevenzione e sensibilizzazione, in particolare negli istituti scolastici, è stato osservato come il comportamento inadeguato nell’utilizzo dei social sia sempre più prevaricante, minaccioso e maleducato. La gravità di questo atteggiamento, per molti, consiste nel ritenere certi linguaggi impropri e illegali come “normali”. In questo contesto si è registrato un aumento delle richieste per interventi di approfondimento, mediazione e conciliazione. 

Sempre d’attualità le violazioni in Internet commesse dai giovani legate alla sfera sessuale (pubblicazione di foto personali intime, produzione inconsapevole di materiale pedopornografico, accesso a siti pornografici e sexting).

Infine, rispetto al 2017 si è osservata una diminuzione dell’8% degli interventi di polizia AED per rianimazioni cardiopolmonari. La percentuale delle persone riprese con un battito cardiaco sul luogo dell’intervento è leggermente aumentata passando dal 20% del 2017 al 22% del 2018.

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