BELLINZONA – Sarebbe dovuto andare alla sbarra l’11 settembre per assassinio, subordinatamente omicidio intenzionale, invece è tutto annullato e addirittura intanto che si attende la nuova data del processo potrebbe chiedere la scarcerazione.
Colpo di scena nella vicenda dell’uomo accusato di aver spinto dal balcone la compagna e madre dei suoi due figli, causandone la morte. Entrambi i protagonisti della triste storia sono eritrei, il 37enne ha sempre negato di aver gettato la donna dalla terrazza, anzi sostiene di aver cercato di impedirne la caduta.
Ed ora? Il procuratore pubblico Moreno Cappella aveva emesso l'atto d’accusa, con i reati appunto di assassinio, subordinatamente omicidio intenzionale, ma esso è stato giudicato carente. Mancano dettagli sulla descrizione dei fatti (ancora di fatto avvolti nel mistero).
Il tribunale ha dunque chiesto anche un’ulteriore perizia giuridica per chiarire cosa sia successo. Intanto il procedimento slitta, come anticipa il Corriere del Ticino.
La legale del 37enne parrebbe intenzionata a chiedere la sua scarcerazione mentre si attende una nuova data. Colpo di scena!