"L’introduzione della nuova legge stipendi – si legge in un comunicato del Sindacato VPOD – ha sollevato parecchie critiche relative all’aggancio dei dipendenti cantonali: assieme all’aumento degli stipendi per gli alti funzionari, la modalità risparmista dell’aggancio è stato un motivo del giudizio negativo del Sindacato VPOD sulla nuova legge stipendi".
"In materia di aggancio l’unica concessione al Sindacato è stata fatta dal Parlamento (non dal Governo!), che aveva incontrato i parlamentari incaricati di fare il rapporto sulla nuova legge stipendi. Il Gran Consiglio ha introdotto una norma di salvaguardia per i casi di dipendenti molto penalizzati nell’arco della loro carriera: si tratta del cpv. 5 dell’art. 41 della nuova legge stipendi (“Qualora da un confronto eseguito per ogni dipendente dal 2017 tra l’applicazione del modello salariale precedente e l’applicazione dei cpv. 3 e 4 risultasse che il modello precedente fosse più favorevole al dipendente in modo significativo, il Consiglio di Stato potrebbe considerare il riconoscimento di uno scatto supplementare secondo il modello precedente. Per tali correttivi si pone un limite massimo complessivo di fr. 300’-400’000.--.” Tale importo con il preventivo 2019 è poi stato portato a CHF 800’000.- dal Parlamento, su proposta del Governo)".
E ancora: "Lo scorso 19 giugno 2019 il Consiglio di Stato ha comunicato che, dopo i calcoli sulle carriere nuove e vecchie dei dipendenti agganciati alle nuove classi (sino ai 65 anni!) la norma di salvaguardia, che consiste nell’attribuire un aumento della vecchia scala stipendi e nel rifare l’aggancio alla nuova scala, è stata applicata come segue:
Rispetto alla base legale fissata dal Parlamento il Sindacato VPOD ritiene dubbi tre aspetti decisi dal Consiglio di Stato:
1) non ha preso in considerazione i dipendenti in carriera al momento dell’aggancio (1.1.18/1.9.18 o 1.1.19) che avevano un salario annuo, rapportato al 100%, pari o superiore a CHF 116'500;
2) non ha considerato i dipendenti con carriere salariali previste dai regolamenti settoriali della Polizia, dell’Istituto delle assicurazioni sociali e dell’Amministrazione cantonale delle Contribuzioni;
3) non ha considerato per le donne l’età di pensionamento di 64 anni.
Il Sindacato VPOD "rimane a disposizione dei propri associati per una consulenza legale e per eventuali ricorsi individuali"