BELLINZONA – Ogni tanto, salta fuori qualche dettagli sul medico del traffico, figura, in particolare quella della Dottoressa De Cesare, attaccata da più parti, su tutte da Tuto Rossi, sia per i suoi prezzi sia per i metodi discutibili.
È sempre l’avvocato bellinzonese a riportare la testimonianza di un cliente, che si è dovuto recare non dalla Dottoressa De Cesare ma al Centro Medico del Traffico di Chiasso. E lamenta un uso ben poco igienico e chiaro dei bicchierini per l’urina.
Ecco le sue parole:
“Arrivo al Centro Medico del Traffico di Chiasso che si trova in un appartamento tra inquilini e famiglie di uno stabile d’abitazione. La porta che da sulle scale è aperta e gli inquilini possono sbirciare chi c’è dentro. Un impiegato neppure con il camice bianco ti dà un formulario da riempire e una bevanda da bere per marcare la tua urina.
Accanto a me ci sono due signori con il loro bicchiere di urina in mano che attendono. Siamo lì tutti e 3 appoggiati allo stesso bancone di 2,5m.
Poi arriva l’impiegato di prima che con una siringa pesca un po’ di urina nel bicchiere degli altri due. Poi ordina loro di gettare il resto. Quello che mi fa schifo è che il bicchiere della bevanda e quello dell’uruna sono medesimi.
Sono quei bicchieri di plastica trasparente con le righette orizzontali dove si serve la birra nelle risottate popolari. Niente di sterile. Normalmente il medico ti manda in bagno, dove fai quel che devi in privato, in un bicchiere sterile di farmacia che lasci davanti a una finestrella.
Dalla De Cesare invece si va sul risparmio. Bicchieri da festa campestre, niente sterilità, niente discrezione, niente rispetto. Mi sono sentito umiliato”.