MILANO - Lara Comi è stata arrestata. L’ex europarlamentare di Forza Italia, per anni paladina dei frontalieri e in polemica con la Svizzera e il Ticino, è finita in manette ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta “Mensa dei poveri”.
A notificare a Comi il provvedimento sono stati i militari della Guardia di Finanza di Milano e Varese. Insieme a lei sono stati fermati Paolo Orrigoni, titolare della catena di supermercati Tigros e Giuseppe Zingale, ex direttore dell'Agenzia per il lavoro Afol.
Lara Comi è accusata di corruzione, truffa ai danni del Parlamento europeo, finanziamento illecito e false fatture.
Dalle carte dell’inchiesta, secondo la stampa italiana, emerge che l’ex eurodeputata avrebbe aumentato lo stipendio (da mille a tremila euro mensili) al suo ex addetto stampa per incassarne poi duemila ogni mese.
L'altra truffa (finora inedita) è relativa a un contratto fittizio di consulenza come collaboratore al Parlamento europeo di Nino Caianiello, il "burattinaio" delle nomine e degli appalti al centro dell'inchiesta, che però era del tutto ignaro di questa operazione.