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Cronaca
16.11.19 - 15:300

In bici in contromano alla rotonda, fermano anche un'ambulanza. Locarno fa pagare l'intervento di Polizia a uno dei responsabili

Si è svolta l'ultimo giorno di ottobre una critical mass, Massimo Zoni deve pagare 1'100 franchi e attiva una colletta. Nicolò Salvioni: "Che facciano le manifestazioni ma nel rispetto delle regole. E potremmo prendere misure disciplinari"

LOCARNO – Le critical mass sono dei raduni di biciclette apparentemente spontanei, con chi partecipa che invade le strade solitamente usate dal traffico automobilistico. A Locarno per Halloween circa 200 ciclisti si sono trovati per dar vita a una massa critica, ma qualcuno di loro ha esagerato, bloccando di fatto una rotonda (e ritardando l’intervento di un’ambulanza…) e percorrendola in contromano.

È dovuta intervenire la Polizia, e in questi giorni Massimo Zoni si è visto recapitare una fattura di 1'100 franchi per coprire i costi dell’intervento straordinario: si parla di 2 ore e 50 minuti con quattro agenti e due veicoli. In realtà, è difficile capire chi siano gli organizzatori di queste manifestazioni, si è deciso di punire il deejay. 

Che, sollecitato da molti messaggi, ha commentato la vicenda su Facebook (da noi interpellato, non ha voluto aggiungere altro). “A seguito della contravvenzione ricevuta, dal bla bla da bar la notizia é volata veloce da bocca in bocca, ed ora siete davvero in tanti a scrivermi; cosa che sicuramente fa molto piacere, ma allo stesso tempo mi intimorisce in quanto mi rende portavoce della manifestazione quando sappiamo bene che la manifestazione é una ricorrenza priva di un'organizzazione concreta, da cui deriva infatti il nome Critical Mass. Confermo di aver ricevuto la contravvenzione di CHF 1100.00, allego il documento. Confermo che non é assolutamente mia intenzione mettere in discussione l'operato della polizia ed é mia intenzione pagare la multa senza fare alcun tipo di ricorso. Previo consiglio e sostegno di alcuni amici/partecipanti, ho messo una cassetta per la raccolta dei soldi per il pagamento della multa, senza obbligo e pretese nei confronti di nessuno ma solo per chi se la sentisse di partecipare all'evasione della sanzione (CHF 10.00 p.p.) (…) Grazie a tutti per aver partecipato a questa manifestazione seppur non autorizzata, contribuendo a promuovere eco-sostenibilità, socialità, convivialità, e tanti sorrisi ai tanti bambini che ci hanno visto, che vi hanno partecipato e a tutti quei bambini che come me non cresceranno mai”.

Abbiamo sentito Nicolò Salvioni, Municipale di Locarno e responsabile del Dicastero Sicurezza, sul tema. “Questi eventi sono di per sé spontanei, con ciclisti che girano per la Città. Ma fintantoché cè un uso responsabile e rispettoso delle nome della circolazione non ci sono problemi, questa volta purtroppo è dovuta intervenire la Polizia per garantire l’incolumità ai ciclisti stessi e a coloro che non erano a conoscenza della manifestazione”, ci ha spiegato. 

“L’intervento è stato particolare e per questo si è deciso di mandare l’importo al responsabile (anche se per sua stessa ammissione è difficile capire chi sia il responsabile, ndr) per l’impegno determinato dalla necessità di dover controllare che non succedesse niente, come per fortuna è stato. Devo ancora accertare ma a quanto pare un’ambulanza ha dovuto attendere e ritardare l’intervento perché la rotonda era bloccata, inoltre l’hanno percorsa in contromano coi rischi che comporta. Non andrebbe fatto, determinati principi di base andrebbero rispettati. Non tutti hanno sbagliato, ma qualcuno ha dato il via e gli altri hanno seguito. Lo scopo di queste masse critiche è marcare presenza, noi auspichiamo che lo facciano in modo responsabile. Ci sono state manifestazioni anche con più biciclette, questa volta si parlava di 150-200, senza problemi particolari, questa volta ci sono stati e vorremmo rispetto per la Polizia e per gli altri ciclisti, oltre a chi usa la strada non in bici”, ha aggiunto.

Forse, non è finita qui. “Potremmo prendere delle misure disciplinari per la violazione delle disposizioni sul traffico stradale nei confronti di chi le ha violate. È un secondo capitolo che vedremo come si svilupperà. Se vorranno svolgere manifestazioni simili in futuro, che ci informino, faremo il possibile per permetter loro di farlo in sicurezza. Essendo basato sul passaparola, è difficile capire quando avranno luogo, anche per le forze dell’ordine”. Un dialogo potrebbe certamente aiutare.

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