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Cronaca
04.12.19 - 15:280

Clemente Wicht e la moglie, è guerra senza esclusione di colpi, tra comunicati e minacce di nuove denunce

L'ex presidente dell'UDC, assieme all'altro ex presidente Von Wyttembach, lamentano la giustizia troppo poco rapida sul caso, la legale dell'ex moglie risponde trovando "deplorevole usare comunicati stampa", ma lui risponde ancora

BELLINZONA - Comunicati e contro-comunicati, Paolo Clemente Wicht, assieme a Alessandro von Wyttenbach, si fa la guerra con l’ex moglie a suon di note stampa. 

L’ex presidente dell’UDC Paolo Clemente Wicht passò quasi 100 giorni in detenzione preventiva, ma poi, si legge in una nota dello stesso, “le accuse non documentate formulate dalla ex moglie di Wicht si sono infatti sgretolate con documenti e prove oggettive raccolte nell’ambito dell’inchiesta, e ulteriori prove nuove e circostanziate sono state fornite alla magistratura a fondamento della contro denuncia di Wicht dello scorso mese di agosto”.

A firmare il comunicato anche Alessandro Von Wyttembach, pure lui ex presidente dell’UDC, che aveva prestato dei soldi ai coniugi Wicht ed ha denunciato a sua volta l’ex moglie di Clemente Wicht.

I due lamentano che “a distanza di oltre tre mesi, e malgrado ripetuti solleciti, il PP Minesso (colui che fece arrestare Clemente Wicht, ndr) non ha dato seguito alle richieste delle parti denuncianti e ha addirittura cancellato, a due giorni dalla data, un primo e già tardivo interrogatorio della denunciata Brigitta Cavegn, che era previsto per il 4 dicembre 2019, con motivazione incomprensibile” e ritengono che “è un dovere dei magistrati impegnarsi per rendere i procedimenti il più brevi possibili. Allungare a discrezione dei Magistrati i tempi dei procedimenti senza giustificati motivi o per inefficienza, oltre che a una mancanza di rispetto verso i cittadini, rappresenta un vero, inaccettabile, atto di ingiustizia”.

A replicare, stizzita, è la legale dell’ex moglie di Wicht, Maria Galliani. “Il procedimento nei confronti del signor Wicht è infatti tuttora pendente e l’inchiesta di polizia prosegue con una certa celerità. Le affermazioni pubbliche del signor Wicht sono il risultato di un’interpretazione soggettiva e personale dei fatti, che non trova riscontro negli accertamenti sino ad ora esperiti. Anche l’asserita fondatezza della controdenuncia sporta nei confronti della ex-moglie è parere del tutto soggettivo e infondato del signor Wicht”, precisa.

“Assai deplorevole che si utilizzi il mezzo del comunicato per dare una parvenza di verità e di solidità a personali ed errate interpretazioni di fatti e circostanze. La ex-moglie attende serena che sia un Tribunale ad esprimere un giudizio oggettivo. Qualora il signor Wicht dovesse continuare a sostenere pubblicamente fatti che non corrispondono alla realtà, la ex-moglie si riserva di prendere tutte misure necessarie alla tutela della sua persona e della sua onorabilità”, prosegue. Nuove denunce in vista, quindi?

Finita qui? Assolutamente no, perché nonostante quanto detto nell’ultima frase, Wicht ha replicato ancora. "Il nostro comunicato stampa di ieri ha per oggetto la denuncia pubblica dell’inadempienza del magistrato inquirente PP Andrea Minesso in merito alla denuncia penale per denuncia mendace del 23.8.2019, oltre alle successive denunce per appropriazione indebita inoltrate in procura contro la signora B.C. dalle altre parti lese. L’amministrazione della giustizia comporta delle responsabilità che nella fattispecie non vengono rispettate con la dovuta diligenza. Nel merito di denuncia e contro denunce, rispediamo al mittente le tesi dell’avv. Galliani e, evidentemente, aspettiamo con fiducia e solerzia i giudizi dei tribunali".

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