BELLINZONA – “Parliamo di un compito che ho sempre assegnato alle quarte medie. Non capisco tanto stupore”. Si difende, a tio.ch, il docente ormai prossimo alle pensione licenziato (ha fatto ricorso al TRAM) per aver assegnato un compito in cui chiedeva alle ragazze di descrivere il proprio seno.
Ad accusarlo in fin dei conti una sola famiglia, dice, con cui si è chiarito. “La lezione si è svolta bene. Ho spiegato i caratteri genetici, chiedendo agli allievi come compito a casa di tracciare un proprio identikit”: non solo il seno, ma forma del naso, tipo e colore dei capelli, forma dei piedi, colore degli occhi, forma delle labbra, carnagione . nelle schede che ha mostrato, precisa, il seno era disegnato, non c’erano foto.
Spiega come solitamente i ragazzi sono smaliziati, che certi argomenti creano attenzione. In quella classe perô esistevano già problematiche di attenzione.
“I miei compiti definiti imbarazzanti? Non so come spiegarmelo. Se non con l'ignoranza. Ma da parte dei docenti sarebbe inaccettabile”, è convinto. Colleghi che avevano inviato una lettera anonima lamentandosi di lui, firmata da 13 persone su 70. I rapporti si erano deteriorati, conferma il professore. “Credo di essere vittima di un’ingiustizia ed anche di mobbing”, passa al contrattacco. “Avrei potuto accettare un'offerta di prepensionamento, che mi è stata fatta dal DECS come compromesso e non ho voluto. Questo è il risultato”.