PONTE CREMENAGA – Il sindaco di Ponte Cremenga è furioso perché sono stati trovati rifiuti provenienti dalla Svizzera in un’aiuola. “Non ne faccio una questione di nazione, italiani o svizzeri che siano poco importa ciò che ritengo vergognosa è l’inciviltà, ancor oggi nel 2020. È ora di finirla. Anche la scorsa settimana, vicino al muro della caserma della Guardia di Finanza, abbiamo trovato un sacchetto pieno di fili di plastica e rame, probabilmente riconducibili ad una ditta”, aveva detto.
Specificando che dentro uno di quei sacchi si erano trovati dei foglietti che identificavano un residente in via Monte Boglia a Lugano. Ma è una prova sufficiente per essere certi che il sacco sia stato gettato da lui?
No, perché, spiega il Corriere del Ticino, se il nome fosse per esempio su un giornale, esso potrebbe essere stato usato riciclato per vari motivi da altre persone, tanto è vero che lo scorso luglio il TRAM aveva prosciolto un ticinese multato per aver buttato i rifiuti in un sacco non ufficiale, nel quale era stato ritrovato un brandello di una pagina di un giornale che riportava il suo nominativo e l’indirizzo.
Dipende dunque che tipo di foglietti sono stati trovati nel sacco.
Invece a inizio 2016 era stato immortalato dalle telecamere un automobilista con una vettura con targhe ticinesi che gettava immondizia nei pressi di Como. Grazie alla targa era stato identificato ed era stato sanzionato con 600 euro di multa.