ticinolibero
Cronaca
04.02.20 - 10:500

Rabadan, continua la polemica sul bicchiere 'eco'. Tuto Rossi contro gli organizzatori: "State ammazzando il carnevale"

Scintille tra il consigliere comunale UDC e il presidente del Rabadan Flavio Petraglio a confronto a TeleTicino

MELIDE – All’edizione 2020 del Rabadan mancano poco più di due settimane. Le polemiche, però, sono già iniziate da tempo. O meglio, da quando il consigliere comunale UDC Tuto Rossi si è scagliato contro la novità promossa dal comitato organizzativo: quella di introdurre il bicchiere riutilizzabile ecologico giudicato “pericoloso e schifoso” dall’esponente dell’UDC.

Secondo Rossi, “il nuovo bicchiere è pericoloso per la salute perché è praticamente impossibile che i camerieri non confondano i bicchieri; così alla fine del carnevale ci ritroviamo tutti a fare la fila al Pronto Soccorso con tanti bei herpes sulla bocca (...)”. In occasione della puntata di ieri del TgTalk su TeleTicino, il conduttore Sacha Dalcol ha messo a confronto Tuto Rossi con il presidente del Rabadan Flavio Petraglio.

Nel corso del dibattito, Rossi ha rincarato la dose: “Con il bicchiere ‘ecologico’ si è fatto il primo passo per ammazzare il Rabadan, di cui sono sostenitore. Solo i maiali bevono per una settimana dallo stesso recipiente, che si chiama trogolo. Non credo che il bicchiere in questione sia ecologico, visto e considerato che arriva da una ditta italiana. Le tre tonnellate di bicchieri che sono stati acquistati sono stati trasportati da un TIR....”.

Così, invece, il presidente Petraglio: "Capisco le polemiche e le ritengo legittime. È sempre così quando si tratta di novità. Noi, come Rabadan, non obblighiamo nessuno: è una possibilità che diamo agli avventori per aiutarci nella riduzione dell’inquinamento. Dobbiamo considerare che durante i sei giorni di carnevale a Bellinzona si producono circa 40 tonnellate di rifiuti. Non sono pochi… Poi, chi non volesse utilizzare il bicchiere ecologico è libero di consumare le bevande nei classici bicchieri biodegradabili, esattamente avveniva nelle scorse edizioni”.

Sulla questione del chip inserito nel contestato bicchiere, Petraglio spiega che “noi non controlliamo niente e nessuno. La privacy è garantita e, anche in questo caso, la scelta finale spetta all’utilizzatore”. "È vero che si tratta di una scelta volontaria dell'utente quella di collegarsi alla App, e quindi di attivare il chip. Tuttavia chi lo fa, deve sapere che cede i suoi dati. E se un domani una cassa malati dovesse andare dalla piccola ditta italiana e mettere sul tavolo 50'000 Euro per queste informazioni, non so come andrebbe a finire..."

Per rivedere il dibattito completo clicca qui

Potrebbe interessarti anche
Tags
TOP News
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile