ITALIA – "Scienziati cinesi creano un supervirus polmonare da pipistrelli e topi. Serve per motivi di analisi, ma sono tante le proteste". Era il 16 novembre 2015 e quelle che avete appena letto sono le parole con cui si è aperto Tg Leonardo su Rai 3. In queste ore, il video dell'edizione ha ripreso a circolare sui social e nelle chat Whatsapp finendo poi per essere ripreso da diverse testate giornalistiche e dal premier della Lega Matteo Salvini, che sui social fa sapere di volerne chiedere conto in Parlamento a Luigi Di Maio e Giuseppe Conte. Uno studio di 'Nature Medicine' afferma categoricamente che "il Covid-19 ha origine naturali".
Torniamo indietro nel tempo e andiamo a vedere cosa diceva il servizio di Tg Leonardo. "Vale la pena rischiare? È solo un esperimento ma preoccupa tanti scienziati: un gruppo di ricercatori cinesi che innesta una proteina presa dai pipistrelli sul virus della SARS, la polmonite acuta, ricavato dai topo. E ne esce un supervirus che potrebbe colpire l'uomo".
"Secondo i ricercatori – continuava il servizio – il virus può contagiare l'uomo direttamente dai pipistrelli, senza passare da una specie intermedia come il topo. Ed è questa eventualità a sollevare molti dubbi e polemiche (VEDI VIDEO). Dopo cinque anni il video è tornato a circolare in rete, ma a chiarire come stanno le cose ci ha pensato, appunto, la rivista 'Nature Medicine', che tramite uno studio guidato dal gruppo californiano Scripps Research ribadisce che il "coronavirus che sta mettendo in ginocchio il mondo in questi giorni è nato in natura e non in laboratorio. Non crediamo – scrive il gruppo di ricercatori – che sia plausibile qualsiasi scenario che riconduca la sua nascita in laboratorio".
La trasmissione scientifica TGR Leonardo tornerà oggi sull'argomento. La caporedattrice Silvia Rosa Brusin spiega che "interverrà qualche scienziato. Il Covid-19 è di origine naturale, come ha sottolineato Nature Medicine che lo ha dimostrato decodificando la sequenza genetica. In laboratorio si creano molti esperimenti per simulare ciò che potrebbe avvenire in realtà. Il motivo e scopo delle simulazioni è quello di avvertire dei possibili rischi chi deve poi prendere delle decisioni. L'esperimento di cui parliamo, per esempio, avrebbe dovuto avvertire del pericolo della vicinanza tra l'uomo e il pipistrello: non andavano mangiati o messi in condizioni di infettare l'uomo. La natura ha deciso di fare quello che è stato fatto in laboratorio, con una coincidenza incredibile. Ma ripeto, come dimostra la sequenza dei geni, non è lo stesso virus”.