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Cronaca
11.04.20 - 09:000

"Per rimanere sani, possono essere utili castità e fedeltà"

La consulente in sessuologia Kathya Bonatti parla di sessualità ai tempi del Coronavisur: "I rapporti occasionali possono essere pericolosi. Può essere un momento per prendersi una pausa dalla sessualità"

LUGANO – Ai tempi del coronavirus ogni certezza (o quasi) cade. Cosa si può fare e cosa no? Vi sarà sicuramente capitato di porvi la domanda in questo periodo di quarantena. E il sesso? Come ci si deve comportare? Abbiamo provato a rispondere a queste domande con l’aiuto della sessuologa Kathya Bonatti, che premette che “sarebbe stato meglio porre questa  domanda a un infettivologo, ma sono diverse le persone che mi pongono domande relative alla sessualità al coronavirus”.

Per provare a rispondere, Bonatti si è rivolta “al numero messo a disposizione dal Cantone. Mi è stato detto che il virus è presente nella salvia e nelle feci, ma non è ancora chiaro se sia presente nello sperma o nelle secrezioni vaginali. Dunque: baci, rapporti orali, anali e sessuali in generale sono fonte di contagio”.

Ma il discorso cambia per le coppie sposate e/o che convivono. “Le coppie che convivono, che sono fedeli", continua "che non escono e che seguono le regole igieniche prescritte dalle autorità sanitarie possono avere rapporti sessuali, perché probabilmente sono già entrati in contatto con il virus nella condivisione delle normali attività quotidiane all’interno di un’abitazione. La sessualità, a questo punto, diventa un elemento irrilevante”.

E ancora: “Per le coppie che non convivono, l’intimità, i baci, la sessualità sono fonte di diffusione del virus perché frequentano persone e luoghi diversi, perciò sono attività da evitare. Questo è quello che mi è stato detto. Da queste preziose informazioni fornitemi si deduce che a maggior ragione siano da evitare i rapporti occasionali perché sono tutte fonti di contagio”.

“Per rimanere sani", afferma Bonatti "è utile la castità, la fedeltà, la masturbazione individuale, le relazioni sessuali virtuali e via chat e le telefonate erotiche. Mi preme, però, specificare che il Sexting (l’invio di immagini nude o di video pornografici), anche se non è contagioso, è virale e può ferire l’anima. Una volta in rete, le immagini lo sono per sempre e possono essere divulgate”.

“È, conclude "un momento particolare per tutti, può essere una occasione per prendersi una pausa dalla sessualità, dal partner, dal lavoro, un’opportunità per stare da soli a riflettere e ad ascoltarsi per capire se ciascuno di noi sta andando nella direzione del proprio benessere e che cosa può fare per cambiare a livello personale, sentimentale e professionale. Il coronavirus ci sta insegnando ad avere maggiore empatia, solidarietà e rispetto per noi stessi e per gli altri e questo rispetto potrebbe essere esteso anche agli animali… Noi prima o poi potremo uscire e riprenderci il bene prezioso della libertà, mentre loro purtroppo dovranno continuare a subire, a soffrire e a morire”.

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