ticinolibero
TIPRESS
Cronaca
15.06.20 - 16:430

Suter: "È paradossale continuare a mantenere la distanza nei ristoranti"

Il presidente di GastroTicino prende posizione: "Una situazione paradossale. Siamo in contatto con il Consiglio Federale, ma..."

LUGANO – La Svizzera sta lentamente tornando alla ‘normalità’. O meglio, si sta avviando verso quella che può essere definita ‘una nuova normalità’ fatta di timori, insicurezze e anche tante incongruenze. È il caso degli esercizi pubblici, costretti a mantenere le distanze di almeno due metri da un tavolo e l’altro mentre la popolazione, paradossalmente, non è tenuta a rispettare le distanze nei cinema o sui mezzi pubblici, per esempio.

Un'incongruenza che non fa certo sorridere il presidente di GastroTicino e vicepresidente di GastroSuisse Massimo Suter. “A fronte delle situazioni paradossali che si verificano ogni giorno, la domanda sorge spontanea: perché gli esercizi pubblici sono costretti a rispettare la distanza sociale mentre da altre parti no?”.

“La maggior parte dei ristoratori è obbligata a lavorare con uno spazio ridotto del cinquanta per cento. Non dimentichiamolo. Noi siamo in contatto con il Consiglio Federale e abbiamo fatto presente questo aspetto svariate volte. Da quanto potuto appurare in questi giorni tramite i media d’oltre Gottardo, mi pare di capire che c’è una parte del mondo politico intenzionato a chinarsi sulla questione e un’altra parte che vuole continuare a rimandare la discussione”.

“Siamo – continua Suter – l’unico settore a cui è stata dedicata un’apposito paragrafo nell’ordinanza Covid decisa dal Consiglio Federale. Per noi non esiste una responsabilità individuale o uno spazio in cui muoversi basandosi su autocertificazioni come, per esempio, è il caso degli impianti di risalita”.

Abbiamo chiesto al presidente di GastroTicino quale restrizione toglierebbe se ne potesse eliminare solo una. “Sicuramente la distanza tra i tavoli. Impedisce di poter sfruttare al meglio gli spazi a disposizione nei locali. È un vero ostacolo per gli esercenti”.

Guardando l’affollamento nei locali dopo il lockdown sembra che il settore della ristorazione sia partito piuttosto bene, ma… “non è tutto oro quel che luccica”, per dirla con le parole di Suter. “La ripartenza è senz’altro positiva, ma bisogna essere coscienti del fatto che siamo partiti con alcuni weekend baciati dal sole e che, di conseguenza, alcuni ristoranti hanno beneficiato di questi fattori esterni positivi. Non è nostra intenzione dimenticarci di chi sta ancora soffrendo molto. E parlo di tutti quegli esercizi lontani dai flussi turistici o nei centri cittadini. Il mancato servizio di mezzogiorno pesa tantissimo su alcuni locali. Attenti, quindi, a dire che va tutto bene...”.

Potrebbe interessarti anche
Tags
TOP News
© 2024 , All rights reserved

Stai guardando la versione del sito mobile su un computer fisso.
Per una migliore esperienza ti consigliamo di passare alla versione ottimizzata per desktop.

Vai alla versione Desktop
rimani sulla versione mobile