BERNA – “Io voglio che le aziende "transport" tolgano il "trans" perché mi sento offeso. Voglio che vada fuori commercio "omino bianco" perché è razzista. Voglio che i ristoranti non possano più chiamarsi "etnici" perché rimanda alle etnie ed esse non devono esistere, siamo tutto uguali. Voglio che non si parli più di "download" e di "lockdown" perché offende le persone affette da un ritardo mentale. Voglio che il paese di "Sessa" non possa più chiamarsi così perché rimanda ad argomenti osé”, scriveva, portando ovviamente all’iperbole una vicenda assurda come quella dei Moretti.
Nash Pettinaroli, autore di una missiva aperta a Marco Romano sul tema del matrimonio per tutti, ne aveva rivolta una anche alla Migros, dicendo “siete caduti male”.
E il grande magazzino oggi gli ha risposto, sostenendo la sua posizione. “La denominazione del prodotto della Dubler è percepita da molti in Svizzera come discriminante e non più adatta ai nostri tempi. Per questo motivo la Migros ha deciso di ritirare il prodotto in questione dalle due filiali di Zurigo”, si legge. Non si parla dunque di Ticino.
“Anche altri commercianti al dettaglio in Svizzera hanno seguito il nostro esempio ritirando a loro volta il prodotto dalla vendita oppure hanno contattato il produttore invitandolo a cambiare nome”, prosegue la missiva.
“Ci preme tuttavia sottolineare che la decisione presa non è assolutamente una rivolta contro la Dubler. Se il prodotto avesse un altro nome lo terremmo volentieri in assortimento. Molti altri produttori hanno già cambiato nome anni fa, per esempio in Kisss. Pertanto le filiali Migros offrono valide alternative a sufficienza, sempre di produzione svizzera”, si conclude il testo.