COMO - Con l’arrivo della bella stagione puntualmente si aprono le ricerche dei lavoratori stagionali: camerieri, baristi, bagnini, receptionist, etc. Pur non mancando la forza lavoro, la risposta agli annunci è scarsa, a causa delle condizioni di molte offerte. Esercenti ed imprenditori lamentano una penuria di lavoratori stagionali, ripetendo il mantra del "nessuno vuole più lavorare" ma, leggendo le condizioni proposte, - salario e disponibilità richieste - si può facilmente intuire la causa di tale carenza di personale.
La giornalista Charlotte Matteini di Today.it ha condotto un’inchiesta addentrandosi nel mondo del lavoro stagionale. Fingendosi una ragazza di 24 anni in cerca di un’occupazione estiva, ha pubblicato un annuncio per ricerca di lavoro in trenta località turistiche italiane: dalla riviera ligure a quella romagnola, dai lidi veneti alla costiera amalfitana, dalla Puglia fino a Sardegna e Sicilia, senza dimenticare destinazioni a noi vicine come il Lago di Como.
Nella maggior parte degli annunci, per un ruolo non meglio precisato, si offrono tra i 1200 e i 1600 euro mensili, ma in compenso si richiede massima disponibilità oraria, 10-12 ore di lavoro al giorno senza riposo settimanale, vitto e alloggio non compresi. Ma è l’annuncio di un Bed&Breakfast sul lago di Como che, in particolare, salta all’occhio: “Cercasi persona affidabile per pulizie e assistenza clienti. Requisiti: conoscenza dell’inglese indispensabile, auto propria, disponibile mattina, pomeriggio e fine settimana, anche last minute. Compenso: 700 euro mensili”. A tali condizioni viene spontaneo domandarsi chi mai possa accettare un simile impiego. Sarà poi così vero che nessuno vuole più lavorare?