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Cronaca
25.06.20 - 10:450

"Ritardi, economie sulla manutenzione (che hanno portato a una vittima), mancano materiale e macchinisti. Cara Sommaruga..."

L'Associazione per la difesa del servizio pubblico lancia un pesante j'accuse alle FFS in una missiva alla Consigliera Federale. "La colpa è della politica, che gestisce le FFS come un'azienda privata. I prezzi poi sono altissimi"

BELLINZONA – Le FFS, da quando sono state trasformate in una SA, non funzionano più come dovrebbero. Altro che immagine svizzera perfetta! Ritardi, scarsa manutenzione, scarsità di personale. L’ Associazione per la difesa del servizio pubblico non ne può più e si rivolge con una missiva a Simonetta Sommaruga.

“La qualità del servizio in questi anni ha subito un forte deterioramento. Le FFS, ammirate grazie alla loro immagine per quasi cent’anni dal mondo intero, come quelle britanniche, sono ormai solo un ricordo. Ritardi, affollamenti, incidenti sono fatti quotidiani. La digitalizzazione, certamente utile e opportuna, mette sovente in difficoltà l’utenza, invece di esserne un supporto, per la sua eccessiva e rapida sostituzione dei servizi più tradizionali”, si legge.

E comincia l’elenco dei problemi. “La comunicazione nelle stazioni è carente, per la scarsa presenza di personale. La direttrice del Traffico Sud, in un recente dibattito televisivo, ha affermato che i ritardi sono dovuti nella misura del 45 % alla vicina Italia. Sono molti. Ma ciò significa che più della metà dei ritardi in Ticino è imputabile alle FFS”.

“Addirittura ci sono state economie sulla manutenzione. 512 porte difettate, pericolose, che hanno perfino provocato la morte di un ferroviere. Anche sui binari, da quanto ci è stato confermato da molti ferrovieri, si economizza sulla manutenzione. Qualche deragliamento è già avvenuto. Altri potrebbero succedere, se non si interviene rapidamente”, continuano Scacchi, presidente dell’Associazione, e Pestoni, segretario. “Manca materiale rotabile e mancano macchinisti. Molte di queste disfunzioni avrebbero potuto essere evitate con una diversa direzione e una pianificazione più attenta”.

Di chi è la colpa è evidente, per loro. “A nostro giudizio, tuttavia, la maggiore responsabilità di questa situazione è imputabile alla politica. Da quando le FFS sono state trasformate in società anonima, esse sono gestite come un’azienda privata. L’obiettivo prioritario non è più la qualità del servizio all’utente, ormai diventato nel frattempo un cliente senza diritti, bensì i risultati finanziari. Anche i prezzi sono altissimi. E l’eccessivo costo non può essere risolto solo con l’adozione di promozioni per i momenti di debole traffico. Molti utenti non possono scegliere gli orari, soprattutto nei tragitti di media e lunga distanza”.

L’Associazione si dice preoccupata e ritiene “che un miglioramento significativo della situazione non possa avvenire solo con una direzione più attenta. A nostro giudizio è necessario il ripristino del servizio pubblico quale priorità. Il ripristino delle ex Regie federali potrebbe essere una soluzione”.

“Ci auguriamo quindi che lei possa, in qualità di direttrice del DATEC, promuovere gli interventi idonei a porre rimedio a questa triste situazione. Un miglioramento della qualità del servizio e prezzi più ragionevoli. La ringraziamo vivamente per un suo cortese riscontro e saremmo lieti, se i suoi impegni lo permettessero, poterla invitare a un nostro incontro”, concludono. 

Sommaruga risponderà?

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