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Cronaca
27.08.20 - 13:140

Non solo Covid: dai laboratori alle antenne, dalla scuola per sportivi all'informatica, le novità del nuovo anno scolastico

Dei giovani che hanno finito la scuola obbligatoria, il 26,7% ha scelto un apprendistato, il 33,4% opta per il liceo, il 7,95 la commercio. I settori in cui ci sono più sono l'artigianale-artistico-industriale e commercio

BELLINZONA  - Non solo Coronavirus, però. Nella conferenza stampa relativa alla riapertura delle scuole è stato chiarito come l’emergenza COVID, anche nel
caso dovesse acuirsi e richiedere uno o più cambi di scenari, non modifica compiti e finalità della scuola. 

L’emergenza COVID, per esempio,  non deve mettere in ombra altri compiti di protezione che la scuola deve assumersi nei confronti degli allievi, e in particolare di chi vive situazioni di disagio, di abuso o di violenza. Nel confrontarsi con casi di questo tipo docenti, quadri e operatori scolastici si trovano davanti a situazioni che superano il campo delle proprie conoscenze
professionali, non possono agire da soli e spesso avvertono la necessità di confrontarsi con persone particolarmente preparate sul tema per valutare l'aiuto che può essere offerto o le misure che potrebbero essere adottate. Per far fronte a questa esigenza il Consiglio di Stato ha promosso la creazione di un Centro di consulenza e di antenne di riferimento diffuse sul territorio. L’obiettivo è di offrire ai professionisti che operano regolarmente a contatto con i minori dei riferimenti sicuri presso i quali chiedere una consulenza, per confrontarsi, per valutare ed esaminare quale direzione intraprendere nell'interesse del minore. Riferito alla scuola, l’obiettivo si traduce nell’introduzione di quattro antenne regionali (al 50%) per la scuola dell’obbligo che faranno capo al Centro di consulenza per i casi sospetti di abuso sessuale o violenza sui minori. 

Nel settore delle scuole comunali sono stati introdotti dei referenti informatici di sede denominati ‘antenne’. Scelte dalle direzioni tra i docenti di ogni istituto scolastico e finanziate dal cantone, le antenne fungeranno da punto di riferimento per gli aspetti informatici (tecnici e formativi). La misura valorizza le esperienze avute nelle scuole comunali durante il periodo di scuola a distanza e permette di fare passi avanti in un ambito, quello dell’informatizzazione, che in questo settore scolastico presenta un margine di crescita.

Nelle scuole medie saranno introdotti dei nuovi laboratori nel primo biennio, che permetteranno ai docenti di far capo a momenti aggiuntivi di insegnamento a effettivi ridotti in italiano, matematica e tedesco (metà classe. L’introduzione dei laboratori nel primo biennio va in effetti a completare e potenziare i laboratori attualmente già inseriti nella griglia oraria, ovvero il laboratorio di italiano in IV media e il laboratorio di scienze naturali in III e IV media. Nel primo biennio la dotazione oraria di I media prevede due ore di laboratorio in italiano e due di
matematica. In II media invece gli allievi frequenteranno due ore di laboratorio di matematica e due di tedesco. Il laboratorio è parte integrante della programmazione e non è un momento separato dalle lezioni a classe intera.

L’esperienza legata alla scolarizzazione dei talenti in ambito sportivo e artistico nella scuola media continua e, per l’anno scolastico 2020/2021, coinvolge una sessantina di allievi di III e IV ripartiti nelle sedi di Biasca, Gordola, Cadenazzo, Lugano Besso e Canobbio. Le discipline sportive praticate dagli allievi che a partire da quest’anno beneficeranno di un programma di scolarizzazione con orario compatto sono l’hockey su ghiaccio, il calcio, il tennis, il nuoto, e la vela; per le discipline artistiche va menzionata la danza.

Continuano le esperienze inclusive in tutti gli ordini scolastici, esperienze che sono in costante aumento. Nuovi progetti di sezioni inclusive prenderanno avvio nelle scuole dell’infanzia di Chiasso e Bellinzona Molinazzo, alle scuole elementari di CugnascoGerra e presso le scuole medie di Minusio e Bellinzona 2. Da segnalare inoltre che alcune sedi di scuola elementare e di scuola media ospiteranno per la prima volta nel corso dell’anno scolastico 2020/2021 classi di scuola speciale a effettivo ridotto: si tratta delle sedi di Barbengo (scuola media), Lamone e Sant’Antonino (scuola elementare).

Per la formazione liceale l’anno scolastico 2020/2021 coincide con l’introduzione dell’informatica come nuova disciplina e con l’implementazione del nuovo piano settimanale delle lezioni.
A partire da quest’anno gli allievi di I classe frequenteranno un corso obbligatorio di informatica che, è importante sottolinearlo, non sarà trattata come una disciplina prettamente tecnica, ma intende stimolare lo studente a costruire un legame il più possibile solido, continuo e proficuo tra le conoscenze relative alle basi tecnologiche della scienza informatica e le conoscenze di ordine etico, culturale, sociale ed economico correlate. L’implementazione del nuovo piano settimanale delle lezioni consentirà l’inserimento in griglia della nuova disciplina e, al contempo, permetterà di intervenire su alcuni aspetti che dopo vent’anni dalla sua introduzione necessitano di essere modificati. Mantenendo inalterata la vocazione degli studi liceali a promuovere l’attitudine agli studi universitari attraverso le discipline fondamentali, il nuovo piano conferma lo statuto dell’italiano e della matematica come materie portanti; la dotazione oraria delle opzioni specifiche nei diversi indirizzi sarà uniformata mentre il dialogo fra le discipline attraverso forme di interdisciplinarità sarà valorizzato.

Per quanto concerne le scuole professionali, i 20 centri professionali, le organizzazioni del mondo del lavoro e le aziende formatrici affrontano insieme l’avvio del nuovo anno scolastico 2020-2021. Questo partenariato, che caratterizza il sistema della formazione professionale, ha permesso negli scorsi mesi la messa in atto di misure straordinarie per assicurare lo
svolgimento delle procedure di qualificazione dei candidati agli esami professionali malgrado la particolare situazione vissuta a causa del COVID-19. Il Consiglio di Stato si sta impegnando al fine di contenere gli effetti negativi del COVID-19 sulla disponibilità di posti di apprendistato in azienda e il conseguente rischio accresciuto per le giovani generazioni, che potrebbero
ritrovarsi senza la possibilità di iniziare o proseguire la loro formazione, e per l’economia, che deve invece poter contare anche in futuro su personale formato e qualificato a tutti i livelli e in tutti i comparti economici.

Nei venti centri professionali stanno iniziando un nuovo anno scolastico oltre 11'000 apprendisti e studenti, con una sostanziale stabilità rispetto ai dati dell’anno scolastico 2019/2020. Le stime provvisorie effettuate sulla base delle proiezioni al 28 agosto 2020 indicano che due terzi degli allievi del settore professionale (circa 6'500) svolgono la formazione di base nella modalità duale (scuola-azienda), l’altro terzo (circa 3'600) frequenta una scuola professionale a tempo pieno. Per quanto concerne il livello terziario non universitario, sono circa 1'300 gli allievi iscritti in una delle 10 scuole specializzate superiori.

La stima effettuata sulla base dei dati provvisori di fine agosto 2020 indica che quest’anno saranno circa 3'600 le ragazze e i ragazzi che entreranno per la prima volta in un percorso di formazione professionale; di questi solo una parte proviene dalla IV media. All’apprendistato di tipo duale scuola-azienda sono interessate/i 2'500 allieve/i, mentre 1'100 sono le/gli allieve/i interessate/i a una scuola professionale a tempo pieno. L’obiettivo di permettere a tutti questi giovani di poter iniziare la loro formazione professionale di base nella modalità duale in azienda è la maggiore sfida legata alla straordinaria situazione legata al COVID 19. Allo stato attuale sono stati registrati 1’823 nuovi contratti di apprendistato, 158 in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso  (-8%).

Rispetto all’obiettivo dei 2'500 nuovi contratti che normalmente si registrano a fine ottobre e che costituiscono l’obiettivo esplicitato nell’ambito del piano d’azione Più duale PLUS, vi sono ancora circa 700 nuovi contratti da sottoscrivere. Anche se in termini complessivi, con leggero ritardo temporale, l’evoluzione delle sottoscrizioni di contratti di apprendistato ricalca la tendenza dello scorso anno, la sfida di riuscire a collocare tutti i giovani e le giovani che intendono iniziare un apprendistato è ancora aperta. In questo momento vi sono oltre 700 ragazzi e ragazze alla ricerca o in trattativa con aziende per sottoscrivere un posto di apprendistato (tra giovani appena usciti dalla scuola media e provenienti da altri percorsi), di cui 222 si sono annunciati al Gruppo operativo collocamento a tirocinio (GOCT). Per tutti questi giovani ancora alla ricerca di un posto di apprendistato, la Divisione della formazione professionale in collaborazione con l’Ufficio dell’orientamento scolastico e professionale prosegue e rafforza l’attività di consulenza e accompagnamento individuale, in particolare per i 222 aspiranti apprendisti/e, nati tra il 2001 e il 2004, che si sono annunciati al GOCT. Di questi, 86 (39%) provengono dalla IV media, mentre gli altri 136 (61%) da altri percorsi (scuole postobbligatorie a tempo pieno, misure di sostegno alla transizione ecc.). Gli ispettori e le ispettrici di tirocinio e gli orientatori e orientatrici stanno già lavorando a pieno regime per sostenerli, mettendoli in contatto con le aziende che hanno ancora posti di apprendistato vacanti. Le attività di sostegno al collocamento dei giovani e delle giovani che intendono iniziare un apprendistato
proseguiranno fino a fine ottobre con l’obiettivo di inserirli in percorsi formativi senza perdere un anno scolastico.

I settori nei quali si registrano il maggior un numero di candidati/e ancora alla ricerca di una soluzione sono la ristorazione, il commercio, la vendita, l’informatica e il verde. Per le professioni del settore della gastronomia, segnatamente cuoco/a e panetterie/a pasticcere/a, i dati attuali confermano la necessità di mettere in atto una delle misure sussidiarie previste nel messaggio governativo Più duale PLUS. La Divisione della formazione professionale, in collaborazione con l’associazione di categoria Hotel &Gastro Formation, sta predisponendo l’avvio nel corso del mese di settembre 2020 del percorso formativo straordinario di anno base unitario presso il Centro professionale tecnico di Lugano-Trevano, con l’obiettivo di permettere ai giovani e alle giovani di entrare in un’azienda formatrice nel 2021. Questo percorso, che abbina studio teorico e pratico è caratterizzato dallo stretto legame tra scuola e aziende. In questo modo e con il sostegno individualizzato nella ricerca di un posto di apprendistato, si auspica che i giovani e le giovani potranno essere inseriti con un contratto di apprendistato in azienda
per l’anno scolastico 2021/2022.

È anche stato predisposto e attuato l’aumento transitorio per il 2020-2021 del numero di allievi e allieve ammessi alla Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali di Giubiasco, con una classe supplementare da 25 allievi in due percorsi: operatore o operatrice socioassistenziale nel curricolo assistenza all’infanzia e nella maturità specializzata d’indirizzo sanitario.
Altre misure sussidiarie con percorsi specifici, se necessarie, saranno predisposte nelleprossime settimane.

Il Masterplan per l’informatica entrerà nel suo secondo anno di implementazione. L’emergenza sanitaria e il periodo di scuola a distanza hanno dato un’accelerazione al processo e hanno reso ancora più evidente la necessità di adeguare l’infrastruttura informatica della scuola ticinese nel suo insieme. I lavori per la digitalizzazione delle scuole cantonali previsti nel Masterplan per l’informatica degli istituti scolastici procedono senza particolari ritardi. Attualmente sono coinvolte nella progettazione e nella realizzazione delle opere circa una decina di sedi. Con il nuovo anno scolastico sarà inaugurato presso il Centro di risorse didattiche e digitali di Bellinzona un nuovo Laboratorio di artigianato digitale, sulla scorta di quello
già avviato con successo presso la Filanda di Mendrisio. Nella stessa sede di Bellinzona, integrata con il Laboratorio di artigianato digitale, sarà pure inaugurata una nuova biblioteca il cui fondo sarà orientato sull’integrazione della tecnologia e dei media nella formazione e nell’educazione. Una vera novità per il nostro Cantone. La biblioteca offrirà risorse e spazi che sosterranno e promuoveranno, in sinergia con il Laboratorio di artigianato digitale, un equo accesso alla conoscenza, alla pratica e all'integrazione delle tecnologie nelle scuole obbligatorie e postobbligatorie; valorizzerà la documentazione e le buone pratiche nell’ambito digitale e favorirà le connessioni interdisciplinari nonché la collaborazione tra i docenti e tra gli allievi.

Il rilevamento delle scelte sul postobbligo per i giovani che hanno terminato a giugno la IV media riveste quest’anno particolare importanza, vista la sospensione delle lezioni in presenza a causa della pandemia a marzo. Durante il lockdown l’attività di sostegno degli orientatori presso i giovani è proseguita con consulenze telefoniche e via chat. Dal 16 marzo al 19 giugno sono stati 3’157 i colloqui di orientamento effettuati con allievi di scuola media. Malgrado l’impossibilità di organizzare degli stage o partecipare a momenti informativi durante il lockdown, il costante lavoro di sostegno effettuato ha dato buoni frutti e l’andamento generale sulle scelte come sul collocamento in apprendistato dei giovani di IV media, non si discosta molto da quanto registrato negli scorsi anni.

La fotografia sulle scelte dei 3’286 giovani che hanno terminato a giugno la scuola dell’obbligo non è definitiva: diversi giovani sono in attesa di una conferma di assunzione a tirocinio mentre altri sono ancora alla ricerca di un posto di apprendistato o in attesa del risultato di esami di ammissione. A fine ottobre si potranno avere i dati definitivi. Stando ai dati raccolti fino al 20 agosto 2020 la situazione sulle scelte dei giovani si presenta in questo modo:
- il 26.7% di chi ha concluso la scuola dell’obbligo si indirizza verso un apprendistato in azienda e il 21.1% sceglie una scuola professionale a tempo pieno, per un totale pari al 47.8%;
- il 45.1% sceglie una formazione medio superiore, il 33.4% il liceo, il 7.9% la Scuola cantonale di commercio e il 3.8% le scuole medie superiori private preparatorie alla maturità;
- il rimanente 7.1% si suddivide tra varie scelte transitorie: l’1.4% ripete la IV media, il 2.6% sceglie il pretirocinio e il restante 3.1% si suddivide su piste diverse, chi si trasferisce in un altro cantone o all’estero, chi opta per vie particolari;
- i giovani che scelgono la via dell’apprendistato in azienda si ripartiscono poi nelle seguenti proporzioni: 17% si inserisce nel settore artigianale-artistico-industriale,
7.2% nel commercio e la vendita e il restante 2.5% nel settore sanitario e delle cure del corpo.
Fra gli 876 giovani usciti dalla IV media a giugno 2020 che hanno espresso l’intenzione di iniziare l’apprendistato in azienda (831 nel 2019), 607 sono collocati e hanno già firmato un contratto (580 nel 2019) e 56 sono in trattativa (95 nel 2019). Per gli altri 213 giovani, la ricerca di un posto di apprendistato o altre soluzioni è ancora in corso (156 nel 2019). Il numero dei giovani senza posto è superiore al 2019 ma è anche maggiore il numero dei giovani che vorrebbe iniziare una formazione duale quest’anno. I giovani di IV media ancora alla ricerca di un posto di tirocinio saranno aiutati dagli orientatori e come già detto più sopra, 86 di loro anche dal GOCT. 

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